Alcol e fumo in gravidanza, se ne parla a Bussolengo

Convegno su un tema quanto mai attuale organizzato dall'Ulss 22

Alcol e fumo in gravidanza, se ne parla a Bussolengo
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Convegno su un tema quanto mai attuale organizzato dall'Ulss 22

Nella mattinata di sabato 26 novembre, presso l'aula magna del Polifunzionale dell'Az. ULSS22 in via Giovanni Della Chiesa a Bussolengo, ha luogo un convegno dal titolo "Alcol e Fumo in Gravidanza" in cui verrà presentato il Progetto Regionale “Mamma beve Bimbo beve” e la ricerca correlata circa l’uso dell’alcol in gravidanza e allattamento. L’obiettivo è quello di approfondire la tematica aumentandonela percezione del rischio e la consapevolezza negli operatori sanitari, così ponendo le basi per un percorso di collaborazione tra gli operatori del percorso nascita e del Ser.D. per supportare le donne in gravidanza con problemi alcologici.

L’esposizione all’alcol del nascituro è considerata la principale causa non genetica di disabilità cognitiva nel mondo occidentale. Da un'indagine svolta dall’Az. ULSS 9 di Treviso nel 2010 fra le donne gravide e gli operatori sanitari, in un primo campione di 228 donne alla 38ª settimana di gravidanza, emerge che il 35% dichiarava di non aver ricevuto alcuna informazione sui rischi associati al consumo di alcol, mentre il 27% di aver ricevuto informazioni corrette e coerenti. Nello stesso anno i dati rilevati nel Veneto dallo Studio Passi hanno evidenziato come il 14 % delle donne in età fertile (18-44) beve oltre il limite considerato rischioso; ma la percentuale cresce sensibilmente se parliamo di giovani tra i 18 e i 24 anni, fascia nella quale il 27% delle ragazze venete afferma di bere abitualmente quantità di alcol rischiose per la salute.

Per questo motivo l’ Azienda ULSS 22 ha pensato di sensibilizzare gli operatori sanitari coinvolti nel percorso nascita a promuovere l’astensione dalle bevande alcoliche nelle donne in gravidanza e allattamento. Primo obiettivo dell’incontro, coinvolgendo anche  i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e il collegio delle ostetriche, è quello di informare i medesimi operatori sanitari sui danni al feto causati dall’alcol per garantire che alle donne in età fertile e alle gravide non pervengano informazioni contrastanti.

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