Alessia Gazzola a Cavaion per un tea time all'insegna della scrittura al femminile
L'autrice della fortunata serie “L’Allieva” era ospite dell'associazione TeDonna.

Un tea time all’insegna della scrittura al femminile: è arrivata sabato pomeriggio a Cavaion Veronese, invitata dall’associazione TeDonna, Alessia Gazzola, autrice della fortunata serie “L’Allieva” (Ed. Longanesi).
Alessia Gazzola e la sua nuova vita a Verona
Nata e cresciuta a Messina, Alessia vive da qualche anno a Verona con il marito e le due figlie: «Sono arrivata il 20 novembre, in una giornata davvero gelata. I primi mesi sono stati molto duri: non conoscevo nessuno e mi mancano tremendamente i miei cari. Oggi invece non tornerei più in Sicilia». Un trasferimento che ha molto in comune con l’ultimo romanzo pubblicato dalla scrittrice: ne «Il ladro gentiluomo», ultimo volume con protagonista Alice Allevi, la giovane medico legale è costretta a trasferirsi da Roma a Domodossola: «Mi serviva un posto freddo e lontano per far comprendere ad Alice che la vera casa non è un luogo geografico, ma quello degli affetti». Un po’ dispiaciuto il pubblico per la notizia che «Il ladro gentiluomo» sarà - almeno per un po’ - l’ultimo romanzo della serie de “L’Allieva”: «Dopo tante peripezie Alice ha bisogno di essere felice. E così ora sono sicura che se la sta spassando con l’amato CC (Claudio Conforti, ndr, l’affascinante mentore). E anch’io ho necessità di fare altro: ecco perché a maggio uscirà “Lena e la tempesta”, un nuovo romanzo edito da Garzanti».
La serie è diventata una fiction Rai
Dai libri di Alessia Gazzola è stata tratta una fiction Rai di grande successo con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale, fiction di cui la stessa scrittrice si dice soddisfatta: «Il lavoro è molto diverso. Quando scrivo i romanzi, sono sola, mentre per la serie intervengono produttori, rete, registi e attori. Sicuramente la scelta degli attori, e non solo per i personaggi principali, ha contribuito a regalare alla fiction il tono che io avevo messo nei romanzi, al punto che negli ultimi due libri ho scritto con le loro voci in testa. Ammetto però che il personaggio di Arthur è molto diverso da quello dei miei libri: me ne sono resa conto io e anche le lettrici. Un’ Allieva3? Non posso dire niente, davvero non so».



