Allarme pollini, allergie in agguato

L’Arpav ha reso noti i dati relativi alla presenza delle diverse spore nella provincia di Verona

Allarme pollini, allergie in agguato
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L’Arpav ha reso noti i dati relativi alla presenza delle diverse spore nella provincia di Verona

Allergici di tutto il mondo unitevi, la vostra ora sta per arrivare. Tra aprile e maggio ci sarà infatti il picco di fioriture che riempirà di pollini l’atmosfera. Le allergie sono infatti sempre più numerose e frequenti, ma oggi esiste un discreto sistema di prevenzione e un efficace tamponamento farmacologico una volta che i sintomi si sono manifestati. Per chi, però, non si limita a qualche starnuto, la vita in questi mesi può essere davvero infernale: si parla di «pollinosi», meglio conosciuta come rinite o raffreddore stagionale: si indica una patologia caratterizzata da sintomi a carico delle mucose dell'occhio e del naso ma anche della trachea e dei bronchi, causata dall'inalazione di pollini.

La pollinosi è chiamata anche, impropriamente, febbre da fieno, ma in realtà la febbre non rappresenta un sintomo caratteristico della malattia ed è in genere assente. Le manifestazioni cliniche descritte si presentano con periodicità stagionale in pazienti sensibilizzati a pollini, durante il periodo della pollinazione delle piante a cui sono allergici: questo è il periodo peggiore. L’Arpav, Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente del Veneto, ha realizzato un vero e proprio sistema di monitoraggio quotidiano della situazione dei pollini, stilando ogni settimana un report dei sette giorni precedenti e una previsione per la settimana che verrà: quest ’ultima, più che il report, è utile agli allergici, che possono così destreggiarsi tra zone da evitare e orari in cui è meglio stare al chiuso. In questi giorni, per esempio, a fare furore sono i pollini di carpino e nocciolo.

L’Arpav dispone di otto centraline, una per provincia tranne le due di Belluno. Per il monitoraggio si utilizzano dei campionatori pollinici che accumulano le informazioni di una settimana: sono formati da un rotore che gira e raccoglie i pollini presenti nell’aria, depositandoli sul vetrino corrispondente al giorno. Essi vengono poi portati nei tre laboratori che effettuano le analisi: i lettori si trovano a Belluno, Rovigo e Vicenza. I dati di Verona, grazie ad una convenzione, vengono analizzati dall’Università. I dati validati vengono poi caricati e resi disponibili sul sito www.arpav.veneto.it e sul sito nazionale www.pollnet.it. Pollnet è la rete di monitoraggio aerobiologico istituzionale del sistema delle agenzie ambientali, coordinato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Grazie al lavoro quotidiano di queste strutture, possiamo avere dati aggiornati e previsioni su ciò che troveremo nell’aria, e soprattutto un insieme di dati storici che permettono di avere la tendenza per singolo mese: i calendari pollinici sono infatti essenziali anche ai medici che devono prevedere una terapia di prevenzione o di cura per quei pazienti particolarmente sensibili. C’è un altro aspetto molto importante dei dati rilevati da Arpav: essi possono essere utilizzati dalle pubbliche amministrazioni per orientarsi nella scelta di piante e alberi che andranno a comporre il verde pubblico, privilegiando quelle meno allergeniche rispetto quelle che invece presentano una pollinazione più «fastidiosa».

«Sfuggire ai pollini - spiega Arpav - è ben difficile e certo non alla portata di tutte le “tasche”, visto che solo le latitudini polari o tropicali garantiscono una certa distanza dal flusso dei pollini trasportati dal vento. E' quindi necessario che il paziente sia ben informato sulle piante cui è allergico, ne conosca il periodo di fioritura e possa consultare un calendario pollinico che riporti in tempi rapidi l'andamento dei pollini in aria. Quando i pollini incriminati iniziano ad essere presenti in aria - conclude l’Agenzia - il paziente può iniziare le terapie preventive o di copertura farmacologica come prescritto dal medico curante, che provvederà anche ad adeguare il dosaggio dell'immunoterapia, se in atto». Grazie al lavoro dell’Arpav possiamo dunque fornire qui le tabelle con i report dei giorni scorsi, le tendenze per i prossimi e il calendario annuale delle fioriture.

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