Allegri (PD Verona): “Inaccettabile, Zaia cancella l'ambulanza della Lessinia”
Era stata acquistata solo un anno e mezzo fa l’ambulanza per la Croce Verde grazie a una raccolta fondi.

Le polemiche dopo l’applicazione della delibera.
Indignazione per la cancellazione del servizio
Era stata acquistata solo un anno e mezzo fa l’ambulanza per la Croce Verde grazie a una raccolta fondi con le iniziative benefiche che aveva permesso di offrire questo importante servizio alla Lessinia. In una nota, Anna Maria Bigon, consigliere regionale del Partito Democratico, si schiera a fianco dei volontari-soccorritori e del territorio dopo che, in applicazione di una delibera di maggio 2019, questo servizio è stato cancellato e spiega:
“Prima di tagliare, la Regione assicuri i servizi minimi essenziali. Come lo è, di fatto, l’ambulanza della Croce Verde in Lessinia. Appena un anno e mezzo fa, era stata acquistata una nuova ambulanza grazie ai fondi raccolti con tante iniziative benefiche, che testimoniano lo stretto legame tra Croce Verde e Lessinia. E non potrebbe essere altrimenti visto il grande lavoro svolto negli anni in un territorio complicato, con zone difficili da raggiungere”.
Un’area lontana dai servizi essenziali
Bigon ha inoltre puntualizzato:
“Non stiamo parlando, di un’area di pianura collegata comodamente con il resto della provincia o della regione, ma di un’area di montagna già lontana dai servizi essenziali e dagli ospedali, che ora subisce un’ulteriore penalizzazione. Invito la Regione a guardare i numeri, i soccorsi prestati dai 70 volontari nel corso dell’anno. E’ evidente che l’ambulanza della Croce Verde risulta essere indispensabile. Invece di tagliare la Regione deve garantire a tutti i servizi basilari per evitare che non ci siano più veneti di serie A e di serie B”.
Il disappunto
Giandomenico Allegri, candidato al Consiglio regionale del Veneto per il Partito Democratico di Verona ha affermato:
“La Lega usa gli abitanti della Lessinia come bacino di voti e li ringrazia cancellando i servizi essenziali di emergenza del territorio. Una vera presa in giro, di cui si spera i cittadini si rendano conto. Oggi siamo infatti davanti agli effetti della delibera della giunta leghista del Veneto, che il 14 maggio dello scorso anno ha deciso di cancellare il servizio minimo garantito dall'ambulanza della Croce Verde Lessinia. Sparisce un servizio di urgenza, emergenza e salvavita, con gravi conseguenze per tutte le persone che già pagano il disagio di vivere in zone lontane dalle strutture sanitarie, oltre ai villeggianti che vi si aggiungono soprattutto nel periodo estivo".
Diminuiscono le ambulanze anche a Verona
Allegri ha poi puntualizzato:
"Chiediamoci: E' questo il modo in cui la Giunta Regionale impegnata a governare il Veneto a suon di voti, paladini del 'popolo' veronese, tutelano la salute dei loro cittadini? Ricordiamo che questo taglio leghista va a colpire anche la città di Verona, dove le ambulanze da sette diventano cinque. La salute è un diritto fondamentale, la sua gestione è competenza regionale e deve essere riportata con forza in cima alla lista delle priorità di una politica regionale seria, che abbia davvero a cuore i veneti, con i fatti e non con le parole. E' inaccettabile che si vada a ledere questo diritto colpendo addirittura territori già penalizzati geograficamente in termini di viabilità, trasporti e dislocazione delle strutture di emergenza. Forse è giunto il momento di smettere di applaudire agli slogan e di giudicare invece con sguardo attento e critico se i politici regionali scelti finora meritino di essere davvero premiati. Quando telefoniamo per prenotare una visita con il CUP, otteniamo subito una data utile per la visita? Ci viene garantito il servizio di emergenza se abbiamo necessità di un'ambulanza? E' ora di valutare quali reali benefici o piuttosto quali reali danni abbiano portato Lega& Co. nella quotidianità dei cittadini”.