Alpinista veronese precipita dalla parete per una quarantina di metri: è grave
L'uomo, un 56enne di Garda, stava scalando la Pala del Belia, in Moiazza. Soccorsa anche una 52enne di Bardolino.
Due interventi ieri, domenica, del Soccorso Alpino che hanno coinvolto altrettanti veronesi.
Alpinista veronese precipita dalla parete
Sono gravi le condizioni di un alpinista volato per una quarantina di metri sulla parete della Pala del Belia, in Moiazza. C.F., 56 anni, di Garda (VR), che stava scalando da primo il settimo tiro della Via Sorarù, nella caduta ha superato il compagno di cordata fermo in sosta, che si è calato a raggiungerlo, valutarne le condizioni e lanciare l'allarme.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, individuato il punto dell'incidente, ha sbarcato con un verricello di una trentina di metri il tecnico di elisoccorso, arrivato in parere all'altezza della sosta e calatosi a sua volta dall'infortunato.
Recuperato, l'alpinista è stato spostato al Rifugio Carestiato dove gli sono state prestate le prime cure urgenti a seguito del probabile politrauma. Anche il compagno in parete è stato portato a terra. L'elicottero è poi volato con il ferito all'ospedale di Belluno.
Malore sul sentiero
Attorno alle 13 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione del sentiero che da Madonna della Corona porta al ponte tibetano di Malga Orsa, per un'escursionista che si era sentita poco bene, mentre stava camminando in compagnia di altre persone.
Individuato tra la vegetazione il luogo dove si trovava la donna - di 52 anni, di Bardolino (VR) - grazie alle coordinate inviate dalla Centrale operativa, con il verricello è stato calato il tecnico di elisoccorso che, in accordo con il medico di bordo, l'ha recuperata.
Spostata in un punto più agevole, l'escursionista è stata controllata dall'equipe sanitaria, per essere poi imbarcata e trasportata per gli approfondimenti del caso all'ospedale di Negrar.