Analisi dei dati

Altro che zona rossa: in provincia di Verona movimenti su del 176% rispetto al 2020

Rispetto a dodici mesi fa, domenica scorsa, 21 marzo, in Veneto gli spostamenti sono aumentati del 194%.

Altro che zona rossa: in provincia di Verona movimenti su del 176% rispetto al 2020
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Nonostante ogni spostamento all’interno delle zone rosse sia vietato, salvo quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», basta affacciarsi alla finestra di casa per rendersi conto che, rispetto a quello marzo del 2020, questo lockdown sia ben diverso. Le norme alla base sono le stesse, ma oggi sono aperte molte più attività rispetto a dodici mesi fa, tantissime persone continuano a muoversi per lavoro e certamente (giusto o sbagliato che sia) oggi c’è anche molta più insofferenza verso le restrizioni rispetto al marzo 2020.

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Sta di fatto che se allora i mezzi circolanti erano solamente, purtroppo, le ambulanze e le pattuglie impegnate nei controlli, oggi cade spesso l’occhio su comitive di persone a passeggio o gente al volante delle proprie automobili.

Il confronto con il primo lockdown

Fa impressione confrontare, ad esempio, la variazione di movimenti avvenuti il primo giorno di primavera, domenica 21 marzo, rispetto a quanto registrato nello stesso giorno del 2020: in Veneto rispetto al primo lockdown i movimenti sono aumentati del 194 per cento, anche se risultano essere calati del 24 per cento rispetto alla domenica della settimana precedente.

Questi dati sono disponibili su City Analytics, mappa di mobilità realizzata da Enel X e Here Technologies per supportare pubbliche amministrazioni e protezione civile nell’emergenza Covid-19. Se si guarda in particolare alla provincia di Verona, domenica scorsa c’è stato una crescita dei movimenti del 176 per cento rispetto al periodo delle restrizioni in vigore dal 22 marzo al 3 maggio del 2020.

La situazione in Provincia di Verona

Considerando sempre la variazione dei movimenti rilevati domenica scorsa (21 marzo), ma paragonata rispetto al periodo compreso tra il 13 gennaio e il 16 febbraio, emerge che i comuni in cui si è registrata la percentuale più alta sono quelli di San Zeno di Montagna (+120%), San Giovanni Ilarione (+111%), Roveredo di Guà (101%), Angiari (62%), Erbé (+52%) e Sorgà (+44%). Buono il dato del capoluogo, dove i movimenti totali sono calati del 33 per cento.

Se si guarda invece all’andamento globale della scorsa settimana, tra il 15 e il 21 marzo sono state 5 le giornate in cui si è accertato un calo dei movimenti rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, la prima trascorsa in zona rossa: lunedì 15 marzo (-18 per cento), giovedì 18 marzo (-3 per cento), venerdì 19 marzo (-6 per cento), sabato 20 marzo (-14 per cento) e domenica 21 marzo (-23 per cento).

Cosa è City Analytics

Si tratta di una soluzione basata sui “big data” che stima anche la variazione degli spostamenti, dei flussi in entrata e in uscita dai territori e dei chilometri percorsi dai cittadini sul territorio comunale, provinciale, regionale e nazionale, nata per supportare la gestione dell’emergenza Covid.

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