Annata ottima per la qualità e quantità di mele e pere falcidiate dalla cimice asiatica
Incontro oggi sulla questione, la situazione torna alla normalità.
Annata ottima per la qualità e quantità di mele e pere falcidiate dalla cimice asiatica. Incontro oggi sulla questione, la situazione torna alla normalità.
Richiesta ricerca e sperimentazioni
Ritorno alla normalità per le mele, con una annata di qualità ottima, annus horribilis per le pere falcidiate dalla cimice asiatica per le quali la Camera di Commercio e le associazioni di categoria chiedono maggiore ricerca e sperimentazioni. Questo in sintesi è quanto è emerso dal tradizionale appuntamento annuale organizzato dalla Camera di Commercio di Verona, a Zevio e aperto dal sindaco zeviano, Diego Ruzza, e dal consigliere della Provincia di Verona, Gino Fiocco. L’incontro è stato moderato dal Dirigente Area Affari Economici dell’ente, Riccardo Borghero.
Riallineamento della produzione
Come sottolinea Assomela, per i Paesi europei colpiti pesantemente dalle gelate primaverili dello scorso anno c’è un riallineamento della produzione con quella media del triennio 2014-2016. Anche l’Italia torna su livelli medi, dopo la batosta del 2017, in cui si era fermata a 1,7 milioni di tons. Quest’anno, invece, è prevista una produzione di 2,2 milioni di tonnellate.
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Previsioni: un'incognita
“A magazzini vuoti e con una qualità molto buona, le previsioni di mercato sono un’incognita – commenta Claudio Valente, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona – per l’export preoccupa l’instabilità politica nei paesi medio-orientali. Preoccupa anche il fatto che nessun nuovo mercato sia stato aperto dopo la chiusura di quello russo a causa dei dazi e delle differenti posizioni sull’utilizzo dei fitosanitari. In India ad esempio, i dazi sono pari al 50% del valore e di fatto limitano le esportazioni di prodotto di qualità così come in Israele: mercati che sono interessati alle nostre produzioni”.
Alcuni dati
Dopo le gelate del 2017, la favorevole annata in corso ha riportato la produzione di mele, nel Veneto, cioè, di fatto a Verona, ai livelli del 2016 a 217.647 tonnellate, il 23% in più rispetto allo scorso anno. Una quantità trainata dall’aumento del 38% della coltivazione della varietà Granny (56.389 tonn.), del 20% della Golden Delicious (66.683 tonn.) e del 24% della Gala (31.332 tonn.). Questi i dati anticipati al convegno internazionale sulle stime di produzione di mele e pere Prognos Fruit ed elaborati e presentati da Alessandro Dalpiaz di Assomela.
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Quanto alle pere, Elisa Macchi del Centro Servizi Ortofrutticoli, Cso, di Ferrara, ha stimato un raccolto in linea con il 2017 in Veneto, segnalando un aumento dell’1% a 78.295 tonnellate ( di cui il 44% a Verona), lievemente sotto la media triennale di 79.200 tonnellate.
Cimice asiatica
“Purtroppo questi dati non tengono conto dell’invasione della cimice asiatica che sta falcidiando il raccolto di pere – commenta Valente – un’incognita emersa in queste ultime settimane, in fase di maturazione dei frutti, che sta seriamente mettendo in scacco i produttori. E’ necessario studiare il fenomeno degli insetti alieni: la drosophila ha distrutti i raccolti di ciliegie e frutti a bacca rossa, ora la cimice asiatica sta mangiandosi tutte le pere e il mais, la situazione è insostenibile”.
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