Annunci hard, ricattate 18 persone per falsi contatti con minorenni

I due malviventi erano riusciti a racimolare diverse migliaia di euro con questo sistema

Annunci hard, ricattate 18 persone per falsi contatti con minorenni
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I due malviventi erano riusciti a racimolare diverse migliaia di euro con questo sistema

Gli autori di questa truffa erano Pietro Iacullo, 55 anni di Melfi, e Antonio Bevilacqua, 45 anni anch'egli di Melfi. I due si erano specializzati nel tentare di estorcere denaro a chi metteva annunci in cerca di compagnia femminile nelle riviste.

Questo sistema, utilizzato in mezza Italia, è stato utilizzato anche nel veronese nel 2014. Il copione era quasi sempre lo stesso: i due facevano in modo che il malcapitato fosse raggiunto dalle telefonate di una complice o gli inviavano foto esplicite per fargli credere che una ragazza fosse interessata a lui.

In seguito uno dei due prendeva contatti con l'uomo fingendosi il padre della ragazza fatta passare per minorenne. Il secondo contattava in seguito la vittima dicendo di essere un maresciallo dei Carabinieri che era a conoscenza del fatto perchè i genitori della ragazza avevano sporto denuncia. Ovviamente tutto falso ma più di qualcuno aveva deciso di pagare pur di togliersi da quella situazione scomoda.

Il signor M. pagò addirittura 5.450 euro (quattro vaglia postali che vennero incassati a Melfi da Iacullo) affinchè la presunta denuncia venisse ritirata.

Sono 18 le imputazioni e altrettante le persone offese per cui ora i tre, già condannati nel 2014 a 11 anni complessivi, dovranno comparire davanti al gup Laura Donati con l'accusa di truffa ed estorsione (la maggior parte nella forma tentata).

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