Apertura Cer estivi, Sboarina: "Bene la ripresa ma eccesso di vincoli"
Prenotazione obbligatorie degli ingressi per consentire l’accesso scaglionato, misurazione della febbre, entrate ed uscite vincolate e differenziate, distanziamento e posti contingentati.
Le perplessità sulle linee guida.
Difficile capire i comportamenti da seguire
Sono partiti i Cer estivi 2020 ma non mancano i dubbi sulle linee guida da adottare in questo ambito che sono totalmente diverse da quelle che si devono adottare nei parchi gioco. A tal proposito, il sindaco di Verona, Federico Sboarina:
“E’ difficile capire quali siano i giusti comportamenti da seguire quando, per attività similari, vi sono vincoli per la sicurezza tanto diversi. Ci troviamo in una situazione di non senso, priva di riferimenti chiari, che creano difficoltà per chi amministra e incomprensioni per la popolazione”.
Accesso scaglionato
Il sindaco, stamattina, lunedì 22 giugno 2020, ha fatto visita al Cer della scuola Farinata degli Uberti a Quinzano, dove vengono applicate tutte le prescrizioni previste per legge. Prenotazione obbligatorie degli ingressi per consentire l’accesso scaglionato, misurazione della febbre, entrate ed uscite vincolate e differenziate, distanziamento e posti contingentati negli spazi interni della struttura scolastica. Il tutto nel pieno rispetto dei protocolli sicurezza imposti per questa tipologia di attività. Il sindaco ha spiegato:
"La buona notizia è che i Cer sono partiti oggi con l'importante servizio che si dà alle famiglie. Quella meno buona è che appare tutto incomprensibile: gli stessi bambini possano giocare liberamente in un parco giochi il pomeriggio, mentre la mattina nelle aule devono stare separati da amici e coetanei. Adesso, l'eccesso di produzione normativa rende tutto complicato".
Libera circolazione al mercato
Il sindaco haa poi concluso:
"Se da una parte, infatti, al mercato è possibile rivedere la libera circolazione di persone, dall’altra, un bambino iscritto ai Cer deve affrontare un rigido protocollo per poter trascorrere delle ore con i suoi coetanei. Lo stesso dicasi per il trasporto pubblico, lo sport, gli eventi di cultura e di spettacolo, tutti rigidamente vincolati ad indicazioni per la sicurezza, che ne limitano sia le attività sia il numero di persone che vi possono partecipare. E’ sempre più faticoso capire quali sono le differenze che rendono possibile un servizio/evento rispetto ad un altro. Se la direzione presa è verso la ripartenza, devono anche esistere protocolli che la rendano fattibile per tutte le attività. In altro modo, sia nel pubblico sia nel privato, procedere diventa impossibile".