Appartamento confiscato alla mafia diventerà alloggio per chi ha perso la casa durante la pandemia
L'attenzione è rivolta alle nuove povertà, a quelle persone che più di tutte sono state penalizzate dal Coronavirus, arrivando a perdere il lavoro e, in alcuni casi, anche la casa.

Fino a qualche mese ci abitava un veronese 64enne che viveva di estorsione ed usura, a breve diventerà alloggio temporaneo per famiglie che hanno perso la casa a causa del Covid.
Una nuova opportunità
Un immobile confiscato alle mafie diventa luogo di rinascita per i cosiddetti debitori esecutati: persone e famiglie, cioè, che hanno perso tutto dopo aver subito un’ordinanza di sfratto o il pignoramento della casa. Per loro la seconda occasione comincerà da Piazza dei Caduti, 26 a Santa Lucia. Qui, infatti, sorge l’appartamento che il Comune di Verona ha di recente ricevuto dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati (Anbsc) e che, a seguito di regolare bando, ha rimesso a disposizione della collettività per finalità sociali (come previsto dal codice antimafia) assegnandolo in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Fevoss Santa Toscana, impresa sociale nata nell’alveo dell’omonima associazione di volontariato, con la sua storia ultratrentennale nell’assistenza alla persona.
Fronteggiare l'emergenza abitativa
Sarà abitato gratuitamente
Il sopralluogo
"Questo progetto assume un valore particolare perché raggiunge insieme due obiettivi su cui l'Amministrazione è costantemente impegnata. la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, un sistema che a Verona non deve esistere, e l'attenzione verso le persone bisognose, che non devono sentirsi sole. Sul fronte mafia il messaggio deve essere chiaro e forte, la nostra città alza un muro insormontabile e indistruttibile contro chi pensa di poter delinquere. Tanto più nel periodo post Covid, che purtroppo ha causato nuove povertà, terreno fertile per usurai ed estorsori".
Non si lascia indietro nessuno
"La pandemia, infatti, ci lascia in eredità un’emergenza economico-sociale che diventa prioritaria, perché vissuta da tanti veronesi che prima vivevano del loro lavoro e, nei mesi scorsi, non riuscivano nemmeno a fare la spesa. Continuiamo a lavorare per non lasciare indietro nessuno, con tutti i mezzi a disposizione. Uno sforzo che viene ripagato da situazioni come questa, dove il risultato è frutto della sinergia tra enti e associazioni del territorio accomunati dalle stesse priorità. Manca poco per rendere abitabili ed accoglienti queste stanze, sono certo che ancora una volta i veronesi sapranno dimostrare la grande generosità che li contraddistingue".


