Arcole DOC: Vendemmia impegnativa ma ricca di soddisfazioni

Al termine di una vendemmia molto impegnativa, il Consiglio del Consorzio ed i produttori fanno sintesi dei progetti in corso e definiscono i nuovi obiettivi.

Arcole DOC: Vendemmia impegnativa ma ricca di soddisfazioni
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Arcole DOC: Vendemmia impegnativa ma ricca di soddisfazioni. Al termine di una vendemmia molto impegnativa, il Consiglio del Consorzio ed i produttori fanno sintesi dei progetti in corso e definiscono i nuovi obiettivi.

Completata la raccolta

L’ultimo consiglio del Consorzio ha analizzato con attenzione l’impatto della vendemmia 2018 sul sistema produttivo del territorio. Con la raccolta delle ultime uve di Cabernet, Sauvignon e Garganega si completano infatti le operazioni vendemmiali anche per tutto il Gruppo Collis, aziende di riferimento per questo comprensorio.

2018 vs 2017

La vendemmia 2018 ha assunto delle caratteristiche diametralmente opposte al 2017; pur provenendo da una stagione piuttosto impegnativa dal punto di vista agronomico e fitosanitario, i vigneti si sono presentati con un carico produttivo stimato del 30% in più rispetto alla passata campagna vendemmiale. Questa risposta particolarmente generosa delle viti si ritiene sia in parte conseguente alla contrazione produttiva del 2017, causata dalla gelata del 19 aprile.

Buona stagione

La piovosità ben distribuita, lunghi giorni di sole e caldo non eccessivo hanno favorito l’ allegagione e la maturazione che sono state ben supportate da una disponibilità idrica costante. La situazione fitosanitaria e le caratteristiche qualitative delle uve alla vendemmia sono state soddisfacenti per tutte le varietà della DOC.

Il vino di Arcole

Quello dell’Arcole è un sistema che non solo tiene, ma si consolida di anno in anno nell’ambito di un comprensorio produttivo che da 18 anni ha fatto del vino il suo volano di sviluppo. Si tratta di un’area ad alta specializzazione viticola dove, grazie a mirati sistemi di meccanizzazione e ad una attenta tecnica di cantina, è oggi possibile produrre vini d’eccellenza che rispondo non solo al requisito della qualità, ma anche a quello delle continuità produttiva nell’ottica di soddisfare non solo le esigenze della distribuzione italiana ma anche quelle estere – dichiara Stefano Faedo, Presidente del Consorzio.

Crescita

Cresce in termini di superficie agricola vitata la doc Arcole che dai 2500 ettari censiti nel 2000 si attesta oggi a 4660 ettari vitati (fonte Avepa).

Cresce di riflesso la produzione delle differenti tipologie di vino che ad essa fanno riferimento: sono infatti otre 30 le varietà coltivate tra cui spiccano la Garganega con 1400 ettari, il Pinot Grigio con 1500 ettari, lo Chardonnay con 350 ettari, seguiti dal Merlot con 600 ettari e dal Cabernet Sauvignon con 284 ettari.

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