Arrestate due borseggiatrici a Lazise

Da un controllo in banca dati FF.PP, è emerso che entrambe le donne erano gravate da precedenti di polizia specifici.

Arrestate due borseggiatrici a Lazise
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Arrestate due borseggiatrici a Lazise.

Arrestate due borseggiatrici a Lazise

I Carabinieri di Lazise hanno tratto D. G., classe ’83, e I. N., classe ’84, entrambe cittadine bulgare e in Italia senza fissa dimora, in flagranza del reato di tentato furto aggravato in concorso. Nel corso di uno specifico servizio antiborseggio in abiti civili, predisposto dalla Stazione Carabinieri di Lazise in occasione del locale mercato settimanale di mercoledì 24 luglio, i militari operanti hanno notato due donne che si aggiravano con fare sospetto tra le bancarelle, guardando insistentemente alcune borse. Ritenendo che le stesse potessero compiere delitti, i Carabinieri le hanno pedinate, osservandole a debita distanza fino a quando, all’altezza di Porta San Zeno, hanno notato che la donna più bassa, successivamente identificata in I. N., ha tirato fuori dallo zainetto un cappello nero parasole per poi indossarlo; in quel momento l’altra donna, successivamente identificata in D. G., si è posizionata alle spalle di una turista al fine di coprirla e, proprio in quell’istante, la I. ha aperto lo zainetto della turista infilando la mano al suo interno.

Hanno tentato la fuga

Vista la scena, i Carabinieri si sono avvicinati alle due donne per fermarle ma le stesse, vistesi scoperte, hanno desistito dal completare il furto, scappando via in direzione della rotonda di Lazise per poi salire sull’autobus del campeggio Piani di Clodia di Lazise al fine di confondersi con i clienti. Le stesse, però, sono state inseguite e prontamente raggiunte dai militari che le hanno fatte scendere dal bus e accompagnate in caserma per gli accertamenti del caso. Successivamente i Carabinieri hanno informato l’ignara turista del tentativo di furto ai suoi danni, per il quale ha poi sporto formale denuncia, confermando che lo zainetto che indossava in spalla era stato aperto, ricordando con certezza di averlo chiuso qualche minuto prima. In caserma le due donne sono state sottoposte a perquisizione personale che ha permesso di rinvenire, nello zainetto della D., un portafogli da donna di colore bianco, contente €39 tra monete e banconote varie, 12 banconote da un dollaro americano e uno scontrino in lingua tedesca, che fa presumere che l’appartenenza dello stesso sia di una cittadina straniera. Sono in corso accertamenti volti all’identificazione di questa ulteriore vittima.

Le donne avevano dei precedenti

Da un controllo in banca dati FF.PP., è emerso che entrambe le donne erano gravate da precedenti di polizia specifici;  il 12.07.2016 a Siena la D. era stata denunciata in stato di liberta per tentato furto in concorso così come in data 05.04.2017, a Padova, la I. era stata denunciata in stato di libertà per tentato furto aggravato. Alla luce di quanto sopra, considerati lo stato di flagranza nel tentativo di borseggio concretizzato dalle due complici, già gravate da precedenti di polizia, la loro apprezzata capacità a delinquere e un collaudato modus operandi (mentre una compie il furto, l’altra funge da palo), ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza desunti anche dalla querela sporta dalla parte offesa, le predette sono state dichiarate in stato di arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso. Le arrestate, al termine delle operazioni, sono state accompagnate presso il Comando Compagnia Carabinieri di Peschiera del Garda e sottoposte a foto-segnalamento, per poi venire rinchiuse presso le locali celle di sicurezza del Comando Compagnia, così come disposto dal P.M.. Nella mattinata odierna sono state tradotte presso il Tribunale di Verona per essere giudicate con rito direttissimo, all’esito del quale è stato disposto per entrambe l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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