Arrestato a marzo per spaccio, ci ricasca: pusher 38enne sorpreso ancora a Verona con dosi di eroina
Trovato con 15 involucri termosaldati pronti per essere venduti

Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Altro proverbio non sarebbe adatto a descrivere l'ultimo arresto eseguito nella mattinata di lunedì 4 agosto 2025 dai Carabinieri di Verona (in copertina: immagine di repertorio).
Vede la pattuglia e si agita: scatta il controllo
Nel dettaglio, i militari dell'Arma della sezione radiomobile, mentre stavano percorrendo Corso Venezia, all'incrocio con via Barana, intorno alle 7 del mattino, si sono ritrovati di fronte a una loro vecchia conoscenza.

I Carabinieri hanno infatti incrociato un cittadino nigeriano, di 38 anni, che lo scorso marzo era stato arrestato per spaccio di stupefacenti, misura a cui ha fatto seguito l'obbligo di presentazione in caserma per tre volte a settimana.
Ma a distanza di cinque mesi da quel provvedimento, la storia si è ripetuta di nuovo. Il 38enne, in sella a una bicicletta, alla vista dei militari dell'Arma è infatti apparso piuttosto nervoso, motivo per il quale la pattuglia ha deciso di controllarlo.
Trovato con 15 dosi di eroina
Il nigeriano è stato così perquisito: nella sua disponibilità sono stati rinvenuti poco meno di tre grammi di eroina, suddivisi però in 15 involucri termosaldati, ciascuno del peso di un quinto di grammo.
Insomma, il 38enne è stato sorpreso con diverse dosi di stupefacente, pronte per essere vendute. Per questo motivo i Carabinieri hanno deciso di arrestarlo per detenzione di droga ai fini di spaccio di droga.
Il pusher è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Comand di via S. D'Acquisto. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato condotto davanti al Giudice del Tribunale veronese, il quale, dopo aver convalidato l'arresto, a seguito di patteggiamento, ha condannato il 38enne nigeriano a otto mesi di reclusione e a una multa di 800 euro.
I 15 involucri di eroina sono stati confiscati.
"Si rappresenta infine - scrive la nota stampa dei Carabinieri di Verona - che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe".