Arrestato austriaco per rapina aggravata a Lazise

L'uomo era in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 22 cm.

Arrestato austriaco per rapina aggravata a Lazise
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Arrestato austriaco per rapina aggravata a Lazise.

Arrestato austriaco per rapina aggravata a Lazise

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Peschiera del Garda hanno tratto in arresto C. H., cittadino austriaco, classe ’64, coniugato, nullafacente, in flagranza dei reati di rapina aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
La mattina di Ferragosto, la pattuglia del N.O.R., nel corso di servizio perlustrativo, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, è stata inviata dall’operatore della locale Centrale Operativa a Lazise, Frazione Pacengo Località Porto in quanto era stata segnalata una rapina in danno di avventori di origine tedesca. I Carabinieri si sono quindi portati immediatamente sul posto e hanno preso contatti con le vittime e alcuni testimoni per ricostruire in modo compiuto la rapina denunciata; nello specifico, i due turisti tedeschi si erano recati al porto di Pacengo di Lazise per fare colazione e, nella circostanza, avevano iniziato a scattare alcune fotografie del posto con i loro smartphone. In quel momento hanno notato un soggetto alto, robusto e calvo, vestito solo con i pantaloni e scalzo (successivamente identificato nell’odierno arrestato) che, dopo aver parcheggiato la propria autovettura Porsche 911, aveva iniziato a passeggiare nella piazzetta del porto con un atteggiamento strano, perché, appena i due tedeschi erano arrivati al porto, l’uomo aveva cominciato a seguirli e girarli intorno. A un tratto, C. H. si era avvicinato ai malcapitati e, con fare minaccioso, aveva puntato contro di loro un coltello a serramanico, intimando di consegnargli i telefoni cellulari. A quel punto i turisti, spaventati dalla minaccia subìta, avevano consegnato i telefoni cellulari al malfattore che, subito dopo, si era allontanato in direzione del vicino Camping “Eurocamping.

L'uomo è stato rintracciato

Nell’immediatezza, appresa quindi la dinamica dell’evento delittuoso, i Carabinieri si sono posti alla ricerca del reo, che è stato di fatto rintracciato alcuni momenti dopo mentre si stava avvicinando alla sua autovettura. L’uomo, non avvedendosi della presenza dei militari, stava cercando di salire a bordo dell’auto per darsi alla fuga ma, in tale frangente, è stato fermato e bloccato. Una volta riconosciuto dalle vittime e dai testimoni, l’uomo è stato generalizzato in C. H. e sottoposto a perquisizione personale, all’esito della quale è stato trovato ancora in possesso di uno dei due telefoni cellulari precedentemente sottratti nonché di un coltello a serramanico della lunghezza di 22 cm, utilizzato per perpetrare il delitto. L’arma è stata quindi sottoposta a sequestro mentre i telefoni cellulari restituiti ai legittimi proprietari.
I Carabinieri hanno effettuato ulteriori accertamenti, appurando che le targhe associate all’autovettura in uso al C. erano gravate da segnalazione di ricerche e contestuale richiesta di sequestro da parte del collaterale organo di Polizia Austriaca pertanto hanno effettuato altresì il sequestro delle stesse. Alla luce di quanto riscontrato, C. H. è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di rapina aggravata e possesso ingiustificato di arma da taglio e, a seguito dei prescritti rilievi fotografici e dattiloscopici, è stato associato presso la casa circondariale di Verona Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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