Sant'Ambrogio di Valpolicella

Arrestato pluripregiudicato per estorsione nei confronti della compagna

Le ha rivolto minacce sempre più pesanti fino ad arrivare alle minacce di morte

Arrestato pluripregiudicato per estorsione nei confronti della compagna
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Arrestato pluripregiudicato senza fissa dimora.

Arrestato pluripregiudicato per estorsione nei confronti della compagna

Un pluripregiudicato italiano, M.S. di 57 anni, di fatto senza fissa dimora, è stato tratto in arresto nel pomeriggio dello scorso 27 febbraio 2020  dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ambrogio Valpolicella, per aver estorto la somma di 400 euro alla sua ex compagna. La donna, B.R. di 52 anni residente nel comune di Sant’Ambrogio Valpolicella, aveva denunciato alcuni giorni prima ai Carabinieri di essere stata minacciata di morte dall’uomo, con il quale in passato aveva intrattenuto una relazione, perché si era rifiutata di fornirgli il domicilio ove scontare la detenzione domiciliare.

Numerosi pregiudizi penali

M.S., infatti, vanta numerosissimi pregiudizi penali per reati contro la persona, il patrimonio e per spaccio di stupefacenti che gli sono costati diverse condanne, alcune delle quali ormai passate in giudicato e per le quali è in corso il procedimento di esecuzione volto a stabilire il residuo di pena e le modalità di espiazione della stessa. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia, infatti, stava valutando l’istanza dell’uomo volta a scontare il cumulo di pene in detenzione domiciliare presso l’abitazione di B.R. ed ha richiesto ai Carabinieri di Sant’Ambrogio di effettuare i consueti riscontri. Il pregiudicato, in realtà, ben noto all’Arma locale, risulta nullafacente ed è stato cancellato per irreperibilità dalla lista anagrafica del comune di Sant’Ambrogio, soggiornando da tempo, ormai, nei diversi alberghi dei comuni della Valpolicella grazie ad una modesta pensione di invalidità ovvero abitando in casa delle donne con cui, di volta in volta, riusciva ad intrattenere una relazione. Effettivamente anche B.R. lo aveva accolto nella sua abitazione di Sant’Ambrogio ma, avvedutasi della vita sregolata che conduceva l’uomo e delle continue richieste di denaro che le rivolgeva, lo aveva allontanato pur prestandosi a custodire alcuni effetti personali dell’uomo. Così, quando i Carabinieri le hanno chiesto se fosse ancora disponibile ad ospitare il pregiudicato presso il suo domicilio per consentirgli di scontarvi la detenzione domiciliare, la donna si è rifiutata categoricamente. L’opposizione della donna ha fatto infuriare M.S. nel timore che, non trovando un luogo adatto, potrebbe espiare la pena in carcere. Questi ha dunque preteso da B.R. l’ennesima somma di denaro, ammontante a 400 euro, per portare via da casa della donna i suoi effetti personali e per avere la liquidità necessaria a versare la caparra per un appartamento in affitto. Benché intimidita e preoccupata, la donna è riuscita ad opporre un ulteriore e secco rifiuto, al quale il pregiudicato ha replicato con minacce sempre più pesanti fino ad arrivare alle minacce di morte.

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La richiesta di soccorso

La donna, a questo punto, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Sant’Ambrogio Valpolicella i quali, una volta formalizzata la denuncia, d’accordo con l’Autorità Giudiziaria, hanno suggerito alla donna di fingere di accettare la richiesta estorsiva ed hanno monitorato lo scambio di denaro, preventivamente segnato, avvenuto nel pomeriggio di giovedì 27 febbraio. Al momento opportuno, nonostante M.S. avesse cambiato improvvisamente il luogo dell’incontro spostandosi in località Pedemonte di San Pietro in Cariano, sono intervenuti bloccando il pregiudicato. Questi non ha opposto alcuna resistenza ed ha immediatamente consegnato agli operanti il pacchetto di sigarette nel quale aveva chiesto alla donna di nascondere la somma di denaro, completamente recuperata e restituita alla vittima.

Dell’arresto è stato informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Carlo Boranga, che ha disposto di associare M.S. alla Casa Circondariale di Verona Montorio in attesa dell’udienza di convalida. Il Giudice per le Indagini Preliminari, Livia Magri, in data odierna ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere dell’indagato.

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