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Auto con le ruote squarciate, i vetri infranti o portiere rigate: "Verona ostaggio della microcriminalità"

Il primo caso è avvenuto nella notte di San Silvestro con l’incendio di due monopattini elettrici nei pressi della piazza di Saval, successivamente i residenti del medesimo quartiere hanno subìto atti vandalici diretti alle autovetture ed ai citofoni delle proprie abitazioni.

Auto con le ruote squarciate, i vetri infranti o portiere rigate: "Verona ostaggio della microcriminalità"
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Quinzano, Avesa, Valdonega, Saval, Borgo Trento e Ponte Crencano sono solo alcune delle zone della città che nelle ultime settimane sono state prese di mira da vandali e delinquenti che scorrazzano per i quartieri danneggiando auto, ingressi di case e giardini.

Auto con le ruote squarciate, i vetri infranti o portiere rigate

“Uno spettacolo vergognoso per una città come Verona – dice Michele Croce, leader di Prima Verona e già presidente di Agsm -. Tantissimi cittadini si alzano la mattina e trovano la propria auto con le ruote squarciate, i vetri infranti o le portiere rigate, non si può tollerare una situazione del genere”.

Il nuovo anno, infatti, si è tristemente aperto con un inasprimento di episodi di microcriminalità, diffusi soprattutto nei quartieri della città. Croce ha puntualizzato:

“Molti Veronesi hanno paura di passeggiare per i propri quartieri e come dargli torto? In tante zone della città l'illuminazione pubblica è tetra e non adeguata e questo, unito all’assenza totale di controllo, sta incentivando atti vandalici in tutta la città. Ma chi è responsabile della sicurezza di Verona? Ai sensi dell'art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali il Sindaco è il garante della sicurezza urbana. E chi deve risarcire i danni ai cittadini? Sempre il Sindaco, se non interviene per "prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana" (art. 54, comma 4, TUEL). Sboarina si faccia carico dei suoi errori e risarcisca i cittadini abbandonati – chiede Croce -. Non ci si può dimenticare dei nostri quartieri e dei suoi abitanti. Serve maggiore controllo delle strade e un intervento più massiccio e capillare delle Forze dell'ordine per contrastare con decisione questi indegni episodi di criminalità”.

Episodi già a inizio mese

I referenti dei quartieri del movimento civico Traguardi hanno inoltre spiegato:

“In questi ultimi anni abbiamo assistito all’abbandono dei quartieri con un vero e progressivo fenomeno di 'periferizzazione'. Il nuovo anno, infatti, si è tristemente aperto con un inasprimento di episodi di microcriminalità, diffusi soprattutto nei quartieri della città. Il primo caso è avvenuto nella notte di San Silvestro con l’incendio di due monopattini elettrici nei pressi della piazza di Saval, successivamente i residenti del medesimo quartiere hanno subìto atti vandalici diretti alle autovetture ed ai citofoni delle proprie abitazioni, infine è capitato ai residenti del quartiere di Valdonega assistere impotenti alla reiterata visione delle proprie auto con le gomme tagliate e le portiere rigate”.

I referenti poi spiegano:

“La crescente ondata di microcriminalità porta inevitabilmente i cittadini ad interrogarsi sulla tenuta della sicurezza così come impostata dall’attuale amministrazione. Si sente parlare in questi giorni di un ampliamento delle forze di polizia dislocate nei quartieri per far fronte al fenomeno delle baby gang. Una soluzione, quella prospettata dall’assessore alla sicurezza Padovani, che rischia tuttavia di diventare l’ennesimo intervento spot volto a quietare gli animi dei residenti, quando ormai è troppo tardi. Occorre invece agire con misure strutturali, frutto di un’indagine sulle ragioni che hanno portato al verificarsi di tali episodi, soprattutto da parte di giovanissimi e incentivo a costruire insieme una città più vivibile per tutte e tutti i veronesi”.

Le iniziative da mettere in atto

I referenti dei quartieri del movimento civico Traguardi hanno inoltre suggerito:

“Una diffusa illuminazione, strade più vive anche con la collaborazione di attività commerciali e culturali, una seria educazione civica nella scuola primaria e secondaria, attenzione alle situazioni di marginalità e fragilità, costante dialogo tra forze dell’ordine e cittadinanza. Queste alcune delle iniziative che potrebbero, insieme, contribuire a migliorare la vivibilità dei nostri quartieri perché luoghi più vivi sono anche luoghi più sicuri. Traguardi da sempre incentiva proposte che partano dai cittadini per riqualificare e ridare vitalità ai propri quartieri, dove anche i più giovani possano sentire di appartenere ad una comunità ed essere i destinatari delle opere di miglioramento del luogo in cui vivono. Una cittadinanza consapevole riduce anche il rischio del verificarsi di episodi di microcriminalità, ridando ai quartieri una propria identità che, altrimenti, si rischia davvero di perdere.
La città del futuro è una città policentrica dove non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, zone della città più controllate e zone lasciate in balia di se stesse e dove la sicurezza va di pari passo con la vivibilità”.

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