Banda delle gioiellerie, un membro sarebbe di Bussolengo
La basista della banda avrebbe offerto alloggio ai complici

La basista della banda avrebbe offerto alloggio ai complici
Si chiama Katalin Ruszka, anche se solitamente si fa chiamare Kati, ventinove anni, rumena, domiciliata a Bussolengo e, secondo gli inquirenti, farebbe parte di una banda specializzata in colpi in gioielleria che ha già messo a segno numerosi furti in tutta Italia.
Secondo la ricostruzione del pm Valeria Ardito, la giovane sarebbe la "basista" di alcuni dei colpi della banda, avrebbe cioè messo a disposizione dei malviventi spazi dove poter alloggiare in sicurezza.
Proprio prima di un furto in una gioielleria di Veronetta, nel febbraio 2015, la donna è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza mentre entrava nella stessa gioielleria. Gli inquirenti pensano che quello fosse un sopralluogo prima del colpo mentre la 29enne si è difesa dicendo che era andata in gioielleria per fare un regalo alla figlia e il fatto che ospitasse tante persone a casa sua fosse dovuto al lavoro del suo compagno, musicista, che lo porta ad avere molti contatti e a ospitare colleghi.
Elemento importante nelle mani della squadra Mobile veronese è un'auto, una Mercedes classe C Amg, vista in occasione del furto a Veronetta ma ripresa anche in altri luoghi dove sono avvenuti i furti, ripresa dalle telecamera di videosorveglianza.
La banda è accusata di essere stata protagonista di furti in gioiellerie di Verona, Prato, Bergamo, Pedaso, Milano Marittima e Pulsano. Valore della refurtiva un milione e mezzo di euro circa, mai recuperato. Oltre alla donna sono finiti in carcere anche altre cinque persone, quasi tutti residenti in campi rom