Banda dello Champagne fermata dai Carabinieri di Peschiera

Rubavano bottiglie costose: fermati a Costermano, avevano base a Peschiera.

Banda dello Champagne fermata dai Carabinieri di Peschiera
Pubblicato:

Banda dello Champagne fermata dai Carabinieri di Peschiera. Rubavano bottiglie costose: fermati a Costermano, avevano base a Peschiera.

Banda dello Champagne fermata dai Carabinieri di Peschiera

Il personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Peschiera Del Garda, lunedì 4 febbraio ha fermato tre cittadini rumeni, due 35enni e un 46enne, in Italia senza fissa dimora, specializzatisi nei furti di alcolici di pregio in danno di supermercati. In dettaglio, il Nucleo Operativo di Peschiera sviluppava mirata attività investigativa in ordine alla segnalazione pervenuta alcuni giorni addietro, relativa alla presenza in questa giurisdizione, più precisamente all’interno di un residence di Peschiera del Garda, di tre soggetti, che mantenevano una condotta di fatto sospetta.

L'auto a noleggio e la "spesa" quotidiana

Nello specifico, i tre venivano notati, con cadenza quotidiana, uscire durante la mattina per allontanarsi a bordo di un’autovettura, risultata presa a noleggio, per poi fare rientro in serata con al seguito grosse borse della spesa colme di oggetti, apparentemente bottiglie di vario genere. Inoltre, quando gli stessi lasciavano l’appartamento la mattina, trasportavano pesanti scatoloni che caricavano a bordo della vettura, probabilmente per spedire il provento di furto all’estero. Tale comportamento trovava un primo riscontro nella segnalazione fatta dai responsabili della vigilanza di una catena di supermercati di zona (Migross) che riferivano di ammanchi di alcolici da alcuni punti vendita. Veniva pertanto avviata attività di monitoraggio dei soggetti, effettuando diretta osservazione e acquisizione di informazioni.

Raid in Veneto, Lombardia e Trentino

L’attività di monitoraggio dei predetti permetteva di constatare che, durante le loro “escursioni”, che si estendevano in diverse provincie del nord Italia, essenzialmente in Veneto, Lombardia e qualche puntata nella provincia di Trento, venivano effettuate delle soste nei pressi di supermercati. La regolarità delle soste osservate e la loro durata faceva ragionevolmente ipotizzare che il fine fosse quello di asportare da questi esercizi commerciali, prodotti esposti in vendita, in particolare si constatava che si trattava di bottiglie di vino e liquori di pregio. Più in particolare, si acclarerà poi che i tre soggetti entravano all’interno dei punti vendita e, mentre uno dei tre fungeva da palo, assicurandosi che nessuno notasse le azioni degli altri sodali, uno dei complici, prendeva le bottiglie degli scaffali, le riponeva nel carrello e le portava in posti più appartati del punto vendita, dove quindi entrava in azione il terzo complice che, dopo aver asportato le placche antitaccheggio, occultava sulla persona le bottiglie, nascondendole all’interno di un corpetto appositamente predisposto per il trasporto della refurtiva. Quindi i tre si allontanavano facendo perdere le proprie tracce.

L'ultima "coppa" è stata fatale

Pertanto, per far cessare i furti, il 4 febbraio 2019, dopo aver registrato un ulteriore taccheggio in danno del punto vendita “Iper Simply” di Orzinuovi (BS), dove tra l’altro, malgrado fossero stati scoperti da un addetto, riuscivano comunque a scappare portando via alcune bottiglie di Champagne pregiato, veniva approntato apposito servizio che culminava con l’arresto dei tre.

L’auto veniva seguita fino a giungere nel Comune di Costermano, nel parcheggio del supermercato “De Beni”. I tre entravano all’interno del supermercato e ponevano in essere le medesime modalità descritte nei precedenti furti ma questa volta trovavano i Carabinieri ad aspettarli fuori nel parcheggio. I malfattori venivano bloccati all’interno della loro vettura con ancora indosso la refurtiva costituita di 23 bottiglie di alcolici, per un valore di circa 600 euro. Inoltre, all’interno dell’appartamento da loro preso in locazione nel residence di Peschiera, venivano ritrovate numerose bottiglie di bevande alcoliche di pregio, nonché ulteriori beni voluttuari. Il materiale rinvenuto, per il quale i tre fermati non erano in grado di fornire alcune lecita giustificazione e ritenuto ragionevolmente provento di furto o ricettazione, veniva stimato in circa 4.000,00 euro. I tre arrestati venivano condotti l’indomani dinanzi al giudice di Verona, che convalidava l’arresto, li condannava ad una pena di un anno e 4 mesi ciascuno, disponendone poi la liberazione. I tre si allontanavano immediatamente dalla provincia Veronese.

Seguici sui nostri canali