a Verona

Beccato a copiare all'esame della patente, si conficca l'auricolare nell'orecchio per nascondere tutto

Colti sul fatto due ragazzi di 21 e 32 anni. Il comandante della polizia locale Luigi Altamura: "Servono aggravanti specifiche per il reato di truffa"

Beccato a copiare all'esame della patente, si conficca l'auricolare nell'orecchio per nascondere tutto
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Nella mattinata di questo giovedì 23 maggio 2024, durante un’intensa attività portata avanti dal Laboratorio Analisi Documentale della Polizia locale di Verona per contrastare l’utilizzo di ausili tecnologici quali telecamere, cellulari ed auricolari per superare l'esame scritto della patente di guida alla Motorizzazione Civile, sono stati individuati due "furbetti" intenti ad imbrogliare durante la prova. Uno di loro, colto in flagrante, si è infilato con forza l'auricolare nell'orecchio ed è servito l'intervento medico per la sua estrazione.

Scoperti a imbrogliare all'esame della patente, uno di loro si conficca con forza l'auricolare nell'orecchio

Un fenomeno che è sempre più frequente da parte di cittadini stranieri affidarsi a vere e proprie organizzazioni criminali che predispongono "tour" alle Motorizzazioni di diversi capoluoghi italiani.

Proprio oggi, giovedì 23 maggio 2024, sono stati individuati alla Motorizzazione un 21enne, residente nel veronese, e un 32enne.

Uno di loro, alla vista degli agenti, si è infilato nell'orecchio l'auricolare e si è reso necessario l'accompagnamento al pronto soccorso di Borgo Trento per la sua estrazione da parte di un medico otorinolaringoiatra.

Entrambi stati segnalati alla Procura della repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti.

Gli oggetti utilizzati per copiare

Il comandante Altamura: "Servono aggravanti specifiche"

I costi per l'assistenza tecnologica vanno dai mille fino ai 4mila euro: un fenomeno in aumento perché, come dichiarato dai candidati, è semplice farsi assistere da gruppi criminali operanti in molte province.

"Rinnoviamo l'appello ai Ministeri dei Trasporti e della Giustizia - dichiara il comandante della polizia locale Luigi Altamura –, fatto alcuni mesi fa ma non ancora ascoltato, affinché siano adottate nuove norme rispetto a quella di un secolo fa che oggi vengono applicate (legge nr. 475 del 19/4/1925) e che si introducano aggravanti specifiche per il reato di truffa, per permettere anche l'arresto in flagranza di reato, ora non previsto.

Ne va della sicurezza stradale e della pubblica incolumità, considerato la vastità del fenomeno a livello nazionale. Vanno presentati appositi emendamenti al ddl del nuovo codice della strada in discussione in queste ore in Commissione lavori pubblici al Senato. Altro appello lo lanciamo a quelle scuole-guida che iscrivono candidati che non hanno mai frequentato i corsi e che non accertano la corretta preparazione all'esame scritto. Occorre la massima vigilanza anche da parte loro".

Luigi Altamura, comandante della polizia locale
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