Beccato a spacciare cocaina nella sala slot El Dorado di San Martino Buon Albergo
Arrestato dai Carabinieri un 32enne di origini campane, trovato in possesso di 15 grammi di cocaina divisa in dosi
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Verona, impegnati anche durante le festività pasquali nelle operazioni di controllo del territorio contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 32enne di origini campane trovato in possesso di alcune dosi di cocaina all'interno della sala slot El Dorado a San Martino Buon Albergo.
San Martino Buon Albergo, beccato a spacciare cocaina nella sala slot El Dorado
Il fermo eseguito dai Carabinieri veronesi è avvenuto intorno alle 3 di notte di ieri, lunedì 1° aprile 2024, giorno di Pasquetta. I militari dell'Arma della sezione Radiomobile, su segnalazione di un cittadino, si sono rapidamente diretti alla sala slot "ElDorado gaming VLT-Slot" di San Martino Buon Albergo, situata in Viale del Lavoro 43.
Il motivo dell'intervento ha riguardato il fatto che un soggetto sospetto stava cercando di spacciare cocaina ai clienti all'interno del locale. Una volta giunti sul posto, i Carabinieri hanno individuato la persona segnalata, sebbene inizialmente abbia cercato di nascondersi alla vista dei militari. Quest'ultimo, però, è stato intercettato mentre stringeva qualcosa tra le mani. Dagli accertamenti dei Carabinieri è emerso che si trattasse di 15 grammi di cocaina divisa in dosi pronte per essere vendute.
Arrestato un 32enne
A quel punto, una volta informata l'Autorità Giudiziaria di Verona, il pusher, un 32enne di origini campane è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, venendo trattenuto nelle camere di sicurezza della Caserma in via Salvo d'Acquisto.
Nella mattinata di oggi, martedì 2 aprile 2024, il giudice del Tribunale scaligero ha convalidato l'arresto per il 32enne, condannandolo a due mesi e venti giorni di reclusione, oltre a una multa di 1.300 euro.
"Ancora una volta -fanno sapere i Carabinieri in una nota - determinante si è rivelata la collaborazione fra cittadini e Forze dell’Ordine nel contrastare il grave fenomeno dello spaccio di stupefacenti".
Si rappresenta, infine, che la misura è stata adottata d’iniziativa da parte del Comando procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini in relazione alle attività in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.