Biblioteche comunali chiuse, Traguradi: "Si garantisca il servizio di prestito"
Preservare il ruolo di presidio di civiltà e bene comune che hanno le biblioteche.
La richiesta di amntennere attivo il servizio di prestito.
Biblioteche nuovamente chiuse
A seguito degli ultimi provvedimenti del Governo, le biblioteche, come tutti gli altri luoghi di cultura, sono state costrette a chiudere, e il Comune di Verona si è prontamente adeguato fermando tutti i servizi. Tommaso Ferrari, consigliere comunale della civica “Traguardi” assieme a Beatrice Verzè puntualizza:
"Non ci sono previsioni di legge che vietino il mantenimento del servizio di prestito, che del resto era stato anche il primo ad essere ripristinato dopo la fine del lockdown. Già diversi comuni italiani hanno confermato il funzionamento del prestito, e noi pensiamo che anche a Verona si debba fare uno sforzo in questa direzione. Non si tratta di un vezzo simbolico, ma di un servizio importante per garantire agli studenti, alle famiglie, a tutti i cittadini e le cittadine uno spazio di cultura disponibile e gratuito".
Biblioteche arricchite
I componenti di "Traguardi" hanno inoltre aggiunto:
"Se a questo aggiungiamo che, grazie al 'bonus librerie', le biblioteche hanno di recente avuto la possibilità di arricchire le proprie collezioni, acquistando numerose novità editoriali, è chiaro che sarebbe uno spreco non rendere questo patrimonio pubblico accessibile ai lettori. L’emergenza sanitaria ha già generato, oltre a fasce di nuove povertà, anche un depauperamento della nostra vita sociale e culturale, imponendoci un lungo e innaturale distanziamento da ciò che più nel profondo nutre la nostra umanità. Continuare a rendere accessibile il prestito non rivoluzionerà le cose, ma permetterà di preservare quel ruolo di presidio di civiltà e bene comune che hanno le nostre biblioteche, garantendo a tutti, gratuitamente, di poter continuare a nutrirsi di cultura".