Cronaca
Verona

Bufera su Ciro Maschio, oltre 100 multe non pagate, La Paglia: "Chiediamo che si dimetta"

Dalla sosta selvaggia ai parcheggi non consentiti, il presidente del consiglio comunale ha accumulato un debito di 16mila euro.

Bufera su Ciro Maschio, oltre 100 multe non pagate, La Paglia: "Chiediamo che si dimetta"
Cronaca Verona Città, 08 Ottobre 2020 ore 13:30

L'indignazione dei colleghi.

Numerose multa, mi pagate

Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale di Verona e deputato di Fratelli d'Italia è finito nel bel mezzo di una grossa bufera politica. Il motivo? E' emerso che aveva un conto di ben 16mila euro da pagare al Comune di Verona, debiti maturati in quasi dua enni a causa di ben 104 multe che non ha mai pagato. Dalla sosta selvaggia ai parcheggi non consentiti, Maschio ha pensato di non badare molto alle regole vigenti.

Il Pd chiede le dimissioni

Da quanto è emerso, dopo che lo stesso ha ricevuto una lettera del dirigente del comune che comunicava l’avvio dell’iter di decadenza da consigliere comunale, Ciro Maschio ha deciso di pagare i suoi debiti. Il consigliere comunale a Verona per il PD Elisa La Paglia, ha scritto sui social:

"Ciro Maschio è Parlamentare di Fratelli d'Italia, coordinatore provinciale dello stesso partito e presidente del Consiglio Comunale di Verona. E' un presidente noto per i ritardi e le continue battute anche irriverenti verso i colleghi in aula. Ha appena saldato 16.000 euro di multe per evitarsi la decadenza da consigliere comunale, oltre 100 multe accumulate in meno di due anni. Si è giustificato dicendo che non sapeva di attraversare un area pedonale in pieno centro anche se le multe sono di diverso tipo, come riporta il Corriere del Verona. Il tema politico non penso sia come guida, per quanto importante sia il rispetto delle regole in ogni ambito, e nemmeno quanto sia facile per un parlamentare tirare fuori 16.000 euro avendo uno stipendio da circa 15.000 euro al mese".

La Paglia ha inoltre puntualizzato:

"Trovo invece rilevante che il massimo rappresentante del Consiglio Comunale non sappia di uno dei cambiamenti che ha creato più dibattito sulla viabilità del centro di Verona negli ultimi anni. Trovo ancora più importante ricordare quanta fatica si faccia a tutelare il nostro centro storico dall'invadenza delle auto, di quanto difficile sia far convivere le esigenze di residenti, turisti, artigiani per le riparazioni e delle attività per i rifornimenti e come, indifferente a tutto ciò, qualcuno arrivi in continuazione fino in piazza Erbe con la sua stessa auto. Le scuse per questo non sono ancora arrivate, 'non sapevo', 'stavo male', 'ho pagato' invece paiono essere le sole e variegate risposte per ora pervenute. Per la cronaca: come gruppo consiliare del Pd ne abbiamo chiesto le dimissioni".

Beccato con le mani nella marmellata...

Il consigliere comunale e capogruppo del PD, Federico Benini ha scritto sui social:

"16 mila euro di 105 multe non pagate prese nel comune dove è presidente del consiglio comunale. Cosa diceva Alberto Sordi? Cosa succede quando il delirio di onnipotenza supera ogni confine della decenza? Purtroppo ne abbiamo un esempio nella nostra città, dove il presidente del consiglio comunale e deputato di fratelli d’Italia Ciro Maschio racimola 105 multe in due anni e mezzo (da febbraio 2018 ad oggi, mentre è presidente del cons com) per un totale di oltre 16 mila euro. Tutte notificate e mai pagate nè contestate. Sosta selvaggia, parcheggi non consentiti, insomma di tutto e di più, in barba ad ogni regola. Tutto fila liscio (per lui) quando arriva una lettera del dirigente del comune che comunica al deputato l’avvio dell’iter di decadenza da consigliere comunale, perché per l’articolo 63 del TUEL, non può coprire la carica di consigliere di un comune chi ha una posizione debitoria ed esigibile nei confronti dello stesso. Ora l’onorevole pagherà? Troppo facile farlo quando sei beccato con le mani nella marmellata. Forse pensava che il suo ruolo gli desse dei particolari poteri ed essere oltre la legge. Parliamo di chi le leggi le scrive, le vota e deve essere di esempio per tutti. Ora forse sarà il caso che veramente si dimetta da consigliere comunale e parlamentare. Sarebbe bello sapere cosa ne pensa Giorgia Meloni. Quel che è certo è che ancora una volta Verona è alla ribalta nazionale per episodi disdicevoli".

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