Caldana, il «poliziotto» che diventa diacono
La parrocchia di Povegliano accoglie un nuovo ministro della liturgia

La parrocchia di Povegliano accoglie un nuovo ministro della liturgia
La parrocchia di Povegliano ha accolto un nuovo ministro della liturgia, Massimo Caldana. Questi, poveglianese doc, racconta come è nata la sua vocazione: «La mia vocazione è nata passo dopo passo, non c’è stato nessun colpo di fulmine. Le mie esperienza di vita, a partire da grandi esempi come sono stati i miei genitori ed altre persone, oltre ad esperienze personali di fede, mi hanno portato a maturare questa scelta vocazionale».
Caldana ha iniziato il suo cammino seguendo la teologia per laici, ovvero un percorso che lo ha portato seguire il corso di laurea in Scienze Religiose. «Non ho mai fatto il seminario - precisa Caldana - ma ho seguito il corso di laurea in Scienze Religiose che ho terminato con la laurea nel 2011. Adesso, sto preparando la tesi di laurea del biennio magistrale». Domenica finirà un percorso intrapreso quattro anni fa: «Il mio cammino nella formazione diaconale è iniziato allora. Questi anni di crescita li ho svolti facendo la pastorale a Caluri sotto la guida del parroco. Sono affidato a lui - precisa - fino alla fine di questo mese. Domani verrò istituito accolito, seconda tappa del cammino».
Guardando alla storia della chiesa, viene precisato che in quella latina, prima della stagione di riforme inaugurata dal Concilio Vaticano II, l’accolitato era considerato il quarto e più importante degli Ordini minori ed era a tutti gli effetti un chierico. Dopo tali riforme, nella Chiesa cattolica romana il ministero dell’accolitato non cambia lo status ecclesiastico di chi lo riceve, che rimane a tutti gli effetti un laico. Quasi tutte le funzioni dell’accolito vengono svolte da donne e uomini che non sono stati istituiti ufficialmente in questo ministero e che normalmente vengono chiamati ministranti.
Caldana, dopo essere stato istituito lettore lo scorso anno, dal primo novembre inizierà il suo nuovo incarico nella parrocchia del suo paese, Povegliano. Conferma Caldana: «Su disposizione del vicario generale da novembre svolgerò il mio ruolo come aiutante nella pastorale della parrocchia di Povegliano». Per il paesano questo nuovo ruolo è un ulteriore passo di crescita, umana e spirituale: «Un’altra maturazione di questo cammino. Un passo che mi porta sempre più verso l’ordinazione». Ordinazione sacerdotale che si sviluppa in quattro passi e Caldana, dopo l’ultimo anno di formazione potrebbe essere ordinato, già nel prossimo anno, diacono.
«Il mio prossimo passo potrebbe essere, superiori permettendo e dopo l’ultimo anno di formazione, l’ordinazione di diacono permanente». Nella parrocchia del paese, Caldana avrà dei ruoli precisi: «Ho già iniziato con il catechismo di terza media e dopo che passerò definitivamente a Povegliano assieme ai sacerdoti, si pensava di creare un gruppo liturgico che curi la liturgia eucaristica nei vari punti salienti, come le letture e i canti. Inoltre - conclude - sarò nel team che guiderà la formazione di animatori e catechisti e sarò a disposizione dei giovani che avranno bisogno di conforto spirituale».