Obiettivo, la banca

Caprino Veronese: tentano la rapina in banca, fermati in provincia di Brescia dopo un rocambolesco inseguimento

Sono sospettati di aver commesso negli ultimi mesi numerose rapine fra le province di Monza Brianza, Bergamo e Brescia.

Caprino Veronese: tentano la rapina in banca, fermati in provincia di Brescia dopo un rocambolesco inseguimento
Pubblicato:

Un lungo inseguimento.

Fermati due pericolosi pregiudicati

Nel primo pomeriggio di giovedì 18 giugno 2020, i Carabinieri di Caprino Veronese con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Chiari (BS) hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento tra i comuni di Castegnato e Coccaglio in provincia di Brescia, due pericolosi pregiudicati italiani ritenuti responsabili del tentativo di rapina della filiale della Valpolicella Benaco Banca di Caprino Veronese, avvenuto di prima mattina all’atto dell’apertura dell’agenzia.

La rapina

Alle 08.35 circa, due individui con il volto travisato ed armati di una pistola e di un taser, si erano introdotti all’interno dell’istituto bancario di Caprino, approfittando di una porta utilizzata da alcuni operai incaricati di eseguire alcuni lavori di ristrutturazione all’interno dell’agenzia, ed avevano intimato agli impiegati presenti di consegnare loro il denaro in cassa. Nonostante la minaccia della pistola puntata, i cassieri avevano risposto di non poter soddisfare la richiesta perché tutto il denaro era ancora custodito all’interno della cassaforte temporizzata. I due malviventi, dopo aver riunito in un unico locale tutti i dipendenti e reiterato la pretesa con decisione puntando loro la pistola ed azionando il taser in modo che producesse scintille, avevano desistito dal proposito comprendendo che effettivamente il denaro non era immediatamente disponibile e si erano dati alla fuga. Il direttore dell’agenzia aveva seguito i due all’esterno della banca e li aveva notati salire a bordo di una Fiat 500 Lounge di colore bianco con targa tedesca, che rilevava e comunicava al 112 allertato immediatamente, fornendo anche la direzione di fuga verso Affi.

Avviate le prime indagini

A questo punto, entrano in scena i Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese che coordinati dalla centrale operativa hanno effettuato una vasta battuta in zona alla ricerca dell’auto segnalata ed hanno avviato le prime indagini, raccogliendo la denuncia e le testimonianze dei presenti. I malviventi venivano descritti come persone di una certa età, intorno ai sessant’anni, italiani e di corporatura robusta, particolari confermati dalla visione delle immagini del circuito di videosorveglianza dell’istituto bancario. Gli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Caprino, sulla base di questi primi elementi, ritenevano di trovarsi di fronte ad una batteria specializzata di rapinatori e non a due sprovveduti. Venivano pertanto scandagliate le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei comuni della zona fra Caprino e Peschiera del Garda alla ricerca del mezzo segnalato e si prendevano contatti con i competenti uffici del Servizio di Cooperazione Internazionale per individuare l’intestatario della targa, risultata radiata dalle Autorità tedesche, che nel frattempo veniva diramata a tutte le centrali operative delle forze dell’ordine delle province limitrofe.

Una seconda rapina

Contestualmente, i militari del Nucleo Operativo sviluppavano una penetrante attività informativa che li indirizzava in Lombardia, in particolare tra le province di Bergamo e Brescia, facendo ritenere che quella fosse la zona d’origine dei rapinatori. Inoltre, poco dopo mezzogiorno si apprendeva che era stata commessa una rapina ai danni dell’ufficio postale di Castiglione delle Stiviere (MN) ad opera di due individui fuggiti a bordo del veicolo già segnalato. Così, quando alle 14.02 il sistema di videosorveglianza del comune di Peschiera del Garda ha rilevato la targa in questione alla rotonda Broglie con direzione Brescia, i militari del Nucleo Operativo di Caprino si sono gettati sulla direttrice che porta in Lombardia, ritenendo che gli autori stessero facendo rientro nelle loro zone d’origine. Intuita la via di fuga, i militari di Caprino si ponevano alle calcagna del veicolo cercando di recuperarlo ed allertavano tutte le centrali operative dei Carabinieri lungo il percorso ipotizzato fino quando, proprio grazie alle precise indicazioni di uno dei militari del Nucleo Operativo di Caprino Veronese che aveva prestato servizio nel bresciano, il mezzo veniva agganciato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Chiari nel comune di Castrezzato.

Inseguimento spericolato

Nonostante l’alt, i due malviventi acceleravano dando vita ad uno spericolato inseguimento che si snodava per diversi chilometri con punte di oltre 150 km/h, fra strade provinciali e comunali, alcune sterrate, attraverso diversi comuni fino a Coccaglio, dove i malviventi tamponavano un veicolo ma riuscivano a proseguire la corsa, per poi andare a schiantarsi definitivamente contro un marciapiede nella piazza principale del paese. Raggiunti dai militari del Radiomobile di Chiari, tentavano la fuga a piedi ma dopo una breve colluttazione venivano bloccati. Affiancati dai Carabinieri di Caprino Veronese e dalle altre pattuglie accorse sul posto, gli operanti procedevano alla perquisizione personale e veicolare che consentiva di rinvenire una pistola con matricola abrasa e la predisposizione per il silenziatore, con il colpo in canna, un’altra pistola giocattolo, il taser perfettamente funzionante oltre ai cappelli ed alle mascherine utilizzate per il travisamento adoperato per la rapina all’istituto bancario di Caprino. Inoltre, venivano recuperati circa 2600 euro in contanti, frutto della rapina all’ufficio postale di Castiglione delle Stiviere.

Sono stati identificati

I due venivano identificati in due pregiudicati sessantenni della bergamasca con precedenti penali e di polizia specifici. La perquisizione domiciliare, in provincia di Bergamo, effettuata dai Carabinieri di Caprino insieme a quelli della Compagnia di Chiari consentiva di rinvenire altro materiale ritenuto utili alle indagini, perché i due sono sospettati di aver commesso negli ultimi mesi numerose rapine fra le province di Monza Brianza, Bergamo e Brescia. Del fermo è stato informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brescia, Dott.ssa Claudia Moregola, che ha disposto di associare i predetti alla casa circondariale di Brescia in attesa dell’udienza di convalida. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia in data odierna ha convalidato il fermo dei due indiziati di delitto, riservandosi di disporre adeguata misura cautelare.

Seguici sui nostri canali