Cartelli contro aborto e pillola anticoncezionale all'istituto Dal Cero di San Bonifacio scoppia la polemica

E una circolare invita gli insegnanti a parlarne agli studenti.

Cartelli contro aborto e pillola anticoncezionale all'istituto Dal Cero di San Bonifacio scoppia la polemica
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Cartelli contro aborto e pillola anticoncezionale all'istituto Dal Cero di San Bonifacio scoppia la polemica. L'Epresso dedica un servizio con tanto di foto che testimoniano l'installazione. E una circolare invita gli insegnanti a parlarne agli studenti.

Cartelli contro aborto e pillola anticoncezionale all'istituto Dal Cero di San Bonifacio scoppia la polemica

Un'installazione all'Istituto tecnico pubblico Dal Cero di San Bonifacio espone 27 pannelli che ricalcano le tematiche affrontate al World Congress of Families che si è tenuto lo scorso fine marzo a Verona. No all'aborto, alla pillola del giorno dopo, alla scienza "che non rispetta la vita". E c'è persino una circolare della preside che invita i docenti a parlarne. A rendere nota l'iniziativa "prolife" della scuola è stato il settimanale L'Espresso.

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Cartelli contro aborto e pillola anticoncezionale all'istituto Dal Cero di San Bonifacio scoppia la polemica

Foto di proprietà dell'Espresso

"Scandalo? No, facciamo anche una mostra sulle farfalle"

L'installazione è avvenuta a cura del locale Centro Aiuto Vita, che si occupa di sensibilizzare e aiutare le donne per evitare che si compiano aborti. La dirigente scolastica, intervistata dall'autore dello scoop, Fabio Salamida, tende a minimizzare: «Noi accogliamo anche altri tipi di allestimenti compresi quelli di pittura, non c’è alcun collegamento con il congresso di Verona. Questa mostra si fa da più di sei anni e dopo ne ospiteremo una sulle farfalle… Tra l’altro è stata un’occasione sfruttata da poche classi che con il docente di religione cattolica sono scese a leggere gli slogan per poi discuterne. C’è anche un concorso, organizzato dal Movimento Per la Vita, che l’anno scorso abbiamo vinto (concorso che prevede la scrittura di un tema e a cui partecipa il dipartimento di Lettere, non quello di religione). Ai ragazzi viene data l’opportunità di andare a Strasburgo, quindi diventa anche una cosa appetibile…» conclude.

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