Castel d'Azzano, migliora la qualità dell'aria
L’analisi dei dati di Arpav indica una diminuzione significativa degli inquinanti più critici legati al traffico veicolare
L’analisi dei dati di Arpav indica una diminuzione significativa degli inquinanti più critici legati al traffico veicolare
A Castel d'Azzano con il blocco dei mezzi pesanti è cambiata anche la qualità dell'aria. A riferirlo l'Arpav.
Il mezzo mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria è stato posizionato nel comune di Castel d’Azzano, in via Scuderlando, in una zona in cui è presente un forte traffico veicolare da e verso il centro urbano di Verona, e in cui sono attive diverse importanti realtà industriali.
In data 30/09/2015, è stato interdetto il traffico dei mezzi pesanti nel centro abitato di Castel d’Azzano. Le due campagne di monitoraggio sono state svolte in due anni diversi (2014 e 2015), nello stesso periodo (tra ottobre e gennaio), la prima nel periodo antecedente tale provvedimento, la seconda nei mesi successivi: per tale motivo le due campagne sono state denominate “pre” e “post”.
Lo scopo dell’analisi è stato valutare l’impatto del provvedimento di chiusura del traffico ai mezzi pesanti sulla qualità dell’aria. Sono state misurate le concentrazioni medie orarie di CO, NOx, SO2, O3 ,le medie giornaliere di PM10, benzo(a)pirene e metalli (Arsenico, Nichel, Piombo e Cadmio), e la media su un periodo di più giorni del benzene. E’ stata realizzata un’analisi dei dati, sono stati calcolati vari parametri statistici ed è stato effettuato un confronto con le due stazioni fisse di riferimento.
La prima campagna di misura è stata realizzata tra il 9 ottobre 2014 e il 21 novembre 2014, la seconda tra il 22 ottobre 2015 e l’11 gennaio 2016. La prima campagna (“pre”) è stata caratterizzata da condizioni meteorologiche variabili, che hanno favorito la dispersione degli inquinanti, mentre durante la seconda (“post”) si sono verificati lunghi periodi di alta pressione, che hanno favorito la formazione di inversioni termiche al suolo e determinato condizioni critiche per la concentrazione degli inquinanti.
Per questo motivo, tutti gli inquinanti hanno mostrato valori più elevati nella campagna “post” rispetto alla campagna “pre”, a Castel d’Azzano come anche nelle stazioni fise di confronto di VR-Borgo Milano e VR-Cason. Pertanto, al fine della valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria della riduzione del traffico pesante a Castel d’Azzano, è stato fondamentale valutare i dati della singola campagna in rapporto a quelli di una stazione fissa di riferimento: un primo, semplice tentativo di eliminare dal segnale la componente legata alla meteorologia è stato considerare non la sola concentrazione di inquinante misurata a Castel d’Azzano, ma la sua “distanza” rispetto alla centralina di riferimento.
Tale distanza è stata definita come la differenza tra la concentrazione di inquinante misurata a Castel d’Azzano e quella della stazione di riferimento: solo su tale differenza è stato operato un confronto tra i due periodi di monitoraggio. Come sito di riferimento sono state scelte le centraline di VR-Borgo Milano e quella di VR-Cason: ripetere l’analisi utilizzando come riferimento stazioni diverse e ottenere risultati compatibili, ha confermato la robustezza del metodo di indagine. Per quanto riguarda il monossido di carbonio e il biossido di zolfo, i valori rilevati sono sempre stati molto vicini al limite di rivelabilità strumentale. Per l’ozono, non essendo un inquinante critico in periodo invernale, non c’è stato alcun superamento.
L’analisi della “distanza” tra le concentrazioni di inquinanti registrate a Castel d’Azzano e quelle delle centraline di riferimento si è concentrata sugli ossidi di azoto e le polveri sottili, che sono i principali inquinanti legati al traffico. Gli altri inquinanti non hanno dato evidenza di particolari criticità. Considerando NO2 ed NO, la differenza tra Castel d’Azzano e le stazioni di riferimento di Verona si è ridotta nella campagna “post” intervento di limitazione del traffico: la riduzione è stata particolarmente evidente nei giorni lavorativi della settimana, per NO e NOx nel corso di tutta la giornata, mentre per l’NO2 solo nelle ore diurne.
Questo si spiega col fatto che l’NO2 è un inquinante secondario, e il suo ciclo giornaliero è fortemente influenzato dalla radiazione solare che innesca le reazioni fotochimiche cui prende parte.
La significatività della riduzione della distanza tra i dati di Castel d’Azzano e quelli delle centraline di riferimento è provata da un test-t di Student al 99% di significatività.
Per quanto riguarda le polveri sottili, la differenza in questo parametro tra Castel d’Azzano e Borgo Milano, in media, è rimasta costante nella campagna “pre” e in quella “post”.
Se invece si Relazione tecnica n. 5/2016 43 considera come riferimento VR-Cason, la distanza rispetto a questa stazione diminuisce significativamente nella campagna “post” limitazione del traffico: addirittura, mentre nella campagna “pre” le polveri di Castel d’Azzano sono state più elevate di quelle di VR-Cason, nella campagna “post” esse sono state mediamente inferiori. I dati di monitoraggio del traffico di Via Scuderlando a Castel d’Azzano non sono sufficienti per indicare una diminuzione significativa della circolazione di veicoli in seguito al provvedimento di limitazione del traffico, in quanto le misure disponibili sono troppo poche.
Tuttavia, l’analisi dei dati indica una diminuzione significativa degli inquinanti più critici legati al traffico veicolare.