Operazioni del NIL

Cavi della tensione scoperti e mancate protezioni, azienda di serramenti sospesa a Oppeano

Riscontrate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e manodopera in nero anche a Isola della Scala, Cologna Veneta e Bovolone

Cavi della tensione scoperti e mancate protezioni, azienda di serramenti sospesa a Oppeano
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Nel corso di specifici controlli condotti dal NIL nel territorio veronese, i Carabinieri hanno riscontrato delle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro in un'azienda di serramenti di Oppeano, in un bar all'Isola della Scala, in un cantiere di Cologna Veneta e, riguardo manodopera in nero, in un centro massaggi a Bovolone.

Azienda di Oppeano priva di protezioni per i lavoratori

I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Verona, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, al controllo della regolare occupazione dei lavoratori ed alla verifica del rispetto della normativa relativa alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli nell’ultimo periodo.

L’esito del controllo svolto in Oppeano presso un’azienda di serramenti ha consentito di individuare inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Tra questi, la presenza di cavi di tensione scoperti e dunque l’assenza di protezione dei contatti diretti ed indiretti di corrente elettrica. E' stato, inoltre, constatato che alcune delle attrezzature di lavoro presenti erano prive delle previste protezioni.

Per le violazioni riscontrate è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di sicurezza.

Altre attività fuori norma nel Veronese

Le attività di controllo sono proseguite anche in un Bar in Isola della Scala, dove è stata accertata la mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione, violazione che ha portato all’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Nel corso di un altro controllo veniva riscontrata in un centro massaggi in Bovolone la presenza di due lavoratrici “in nero”, risultate irregolari sul territorio nazionale. E' stata, inoltre, accertata anche l’assenza di presidi medici all’interno della struttura.

Analoga situazione riscontrata in una macelleria in Cologna Veneta, dove veniva accertata la presenza di un lavoratore “in nero” privo di permesso di soggiorno.

I controlli sono proseguiti nel settore dell’edilizia, dove sono state ispezionate sempre in un cantiere in Cologna Veneta due aziende, in cui si riscontrava che i lavoratori operavano senza l’utilizzo dei caschetti di protezione. I datori di lavoro sono stati sanzionati in merito all’omessa vigilanza per l’utilizzo dei D.P.I da parte dei dipendenti.

Elevate multe per oltre 70mila euro

Complessivamente sono state elevate ammende e multe per oltre 70 mila euro. I titolari delle aziende ispezionate sono stati denunciati, ognuno per la parte di competenza, per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’impiego di lavoratori privi di permesso di soggiorno.

Sono stati applicati complessivamente quattro provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, di cui due per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (per 3 lavoratori) e due per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

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