Centauro morto: è il veronese Alessandro Bruno

Aveva 24 anni, stava viaggiando in direzione Peschiera del Garda quando uno scontro con un'auto gli è costato la vita.

Centauro morto: è il veronese Alessandro Bruno
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Centauro morto: è il veronese Alessandro Bruno. Aveva 24 anni, stava viaggiando in direzione Peschiera del Garda quando uno scontro con un'auto gli è costato la vita.

Alessandro ha perso la vita

Il ragazzo che ieri ha perso la vita era Alessandro Bruno di Verona, aveva compiuto 24 anni a luglio. Il giovane centauro è deceduto a seguito dell’incidente verificatosi nella serata di ieri, giovedì 8 novembre.

La dinamica

Dai primi accertamenti è emerso che l’uomo stava viaggiando sulla Strada Statale 11, in direzione Peschiera del Garda, in sella alla sua Yamaha nera quando un’auto proveniente da una zona commerciale all'altezza del Comune di Sona sulla destra si è immessa, scontrandosi con la moto.

Sbalzato dalla moto

L’impatto è stato tale da sbalzare Alessandro dalla sua moto contro un albero. Sul posto la polstrada e l’automedica che ha soccorso immediatamente il ragazzo. Le sue condizioni però sono risultate gravissime da subito ed è deceduto durante il trasporto in ospedale.

Commenti
Paolo Benetti

L'impagabile perdita di vite umane, oltretutto di requisiti eccellenti per vari motivi, deve farci rassegnare nel rinunciare alla velocità al di sopra dei 60-70 km orari e farci apprezzare la potenza dei motori anche a basse velocità. Non si può lasciare nelle mani do automobilisti "invalidi alla guida!" (perché di questo si tratta) la NOSTRA VITA e QUELLA DEI NOSTRI FIGLI. Guidano TUTTI non ce lo possiamo dimenticare e le strade sono quello che sono. Guidano menomati ubriachi stanchi dormienti drogati medicati da farmaci importanti ammalati ignari con patologie gravi (diabetici ipertesti con apnea notturne) ... non ci possiamo mettere nelle mani di questa gente che pure "ha diritto alla guida". Non possiamo permettere a noi ed altri mezzi e comportamenti che NON TENGANO CONTO DI CIÒ! Altrimenti sono lacrime e disperazione e non si torna indietro. Bisogna essere razionali e drastici: non si può più correre in questo manicomio di traffico. Un abbraccio forte ai genitori.........

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