Centinaia studenti in Gran Guardia per ricordare la Shoah

I giovani, provenienti da una decina di scuole superiori cittadine assisteranno, giovedì 31 gennaio allo spettacolo “Nessuno di noi ritornerà. Storia del Blocco 31”.

Centinaia studenti in Gran Guardia per ricordare la Shoah
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Circa 700 studenti provenienti da una decina di scuole superiori cittadine assisteranno, giovedì 31 gennaio in Gran Guardia, allo spettacolo “Nessuno di noi ritornerà. Storia del Blocco 31”.

Recital con attori professionisti

Il recital, realizzato in occasione della Giornata istituzionale della Memoria, è organizzato dalla Rete “Scuola e Territorio: educare insieme” e dall’associazione Prospettiva Famiglia in collaborazione con l’I.I.S.S. Copernico-Pascoli e con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune. La rappresentazione, con inizio alle ore 9, vedrà la partecipazione degli attori professionisti Andrea De Manincor e Sabrina Modenini affiancati da un gruppo di studenti del laboratorio teatrale del Liceo Copernico. Il racconto sarà accompagnato dalla presenza di una bambina e dalla voce fuori campo di Paolo Tricarico, curatore dello spettacolo.

Poesie, testimonianze e lettere dell'epoca

In scena, con l’ausilio di testi originali, poesie, testimonianze, lettere dell’epoca e recitati con musica dal vivo, un momento preciso della storia di Auschwitz, ossia la notte dell’8 marzo 1944 prima dello sterminio degli ebrei prigionieri nel settore BBIIb di Birkenau. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in sala Arazzi dall’assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani insieme al presidente dell’associazione Prospettiva Famiglia Paolo Stefano. Presenti anche la coordinatrice di Prospettiva Famiglia e della rete di scuole “Scuola e Territorio: educare insieme” Daniela Galletta, il dirigente scolastico dell’Istituto superiore Copernico-Pascoli Sandro Turri e il curatore Tricarico.

"Rendere protagonisti i giovani"

“Rendendo protagonisti i giovani con il loro diretto coinvolgimento nella realizzazione di questo recital – ha spiegato l’assessore Briani -, si punta ad accrescere in loro la conoscenza e la memoria della Shoah. Solo non dimenticando si può sperare che l’umanità non si trovi mai più a rivivere simili atrocità.”

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