Children's Museum Verona, esperienza per famiglie

“Un museo del futuro, dove si apprende giocando e si gioca imparando”.

Children's Museum Verona, esperienza per famiglie
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Children's Museum Verona, esperienza per famiglie.

Children's Museum Verona, il museo del futuro

Un museo del futuro, dove si apprende giocando e si gioca imparando”. Così l’assessore all’istruzione e formazione della Regione Veneto, Elena Donazzan. definisce il Children’s Museum Verona, il nuovo museo per l’infanzia under 12 anni che ha aperto i battenti lo scorso 11 settembre negli ex Magazzini Generali di Verona. Nei giorni scorsi l’assessore, accompagnata dai direttori del museo Lucio Biondaro e Alessio Scaboro, ha visitato la nuova struttura, realizzata con il contributo della Fondazione Cariverona e con il sostegno dei fondi del programma regionale Fesr 2014-2020 (Fondo europeo di sviluppo regionale).

Un laboratorio per bambini, ragazzi e adulti

Più che di un museo dell’infanzia quello di Verona è un grande e divertente laboratorio per bambini, ragazzi e adulti, in grado di avvicinare tutti i visitatori, in modo innovativo e accattivante, alle materie scientifiche, a quel mondo Stem (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) che rappresenta la chiave di volta delle competenze presenti e future. La metodologia didattica interattiva e divertente permette ai bambini, anche ai più piccoli, di apprendere nozioni fisiche e matematiche e di sviluppare in forma ludica ulteriori curiosità”.

Un'operazione di rigenerazione urbana

L’assessore, che ha apprezzato l’operazione di di rigenerazione urbana che ha restituito nuova vita ad un area importante e centrale di Verona e il gran numero di accessi che il museo ha registrato nei primi due mesi (oltre 15 mila), invita quindi le famiglie a scoprire questo nuovo luogo della cultura, magari utilizzando i giorni delle prossime vacanze natalizie: “Una domenica o un pomeriggio al Children’s Museum sono una bella opportunità per condividere con i propri figli una esperienza stimolante ed accattivante che accende nei ragazzi quel seme di curiosità e quel piacere di apprendere che rappresenta il primo dono educativo che gli adulti possono fare ai più piccoli e il primo requisito per il processo di crescita e di conoscenza dei ragazzi”.

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