Colpisce senza motivo un'auto parcheggiata per poi scagliarsi sugli agenti, 23enne arrestato
La vettura era di due clienti di un negozio che, una volta usciti per fermare l’atto vandalico insensato, sono stati presi di mira.

Ieri sera sono scattate le manette nei confronti di un pluripregiudicato, arrestato dagli agenti delle Volanti con l’accusa di violenza finalizzata alla resistenza a Pubblico Ufficiale.
La violenza contro la macchina
L'intervento è stato richiesto dalla Centrale Operativa della Questura intorno alle 18.30, a seguito della segnalazione di tre soggetti intenti a litigare in mezzo alla strada, in via Muro Padri. Gli operatori di Polizia, una volta raggiunto il luogo indicato, si sono imbattuti in un cittadino italiano di 23 anni che, con violenza, stava colpendo la porta di un esercizio commerciale della zona e stava inveendo contro due soggetti che tentavano di bloccarne l’accesso. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, poco prima, avrebbe iniziato, senza apparente motivo, a colpire un’auto posteggiata lungo la via, di proprietà di due clienti del negozio che, una volta usciti per fermare l’atto vandalico insensato, sarebbero stati presi di mira a loro volta e si sarebbero rifugiati nuovamente all’interno della bottega fino all’arrivo della Polizia.
Necessario l'ausilio di un altro equipaggio
La furia del 23enne, tuttavia, non si è placata con la comparsa della pattuglia ed, anzi, è sfociata in ulteriore violenza nei confronti dei poliziotti che, per sedare la rabbia del giovane, hanno dovuto chiedere l’ausilio di un altro equipaggio. Il ragazzo è stato arrestato per violenza finalizzata alla resistenza a Pubblico Ufficiale e accompagnato in Questura per l’identificazione. Gli accertamenti effettuati hanno fatto emergere i numerosi precedenti a suo carico per reati contro la persona e, nello specifico, per resistenza a Pubblico Ufficiale, commessi per lo più nelle aree limitrofe alla provincia di Varese – città d’origine dell’arrestato. L'uomo, senza fissa dimora, è stato trattenuto presso la Questura fino a questa mattina, venerdì 19 giugno 2020 quando il giudice, dopo la convalida, l'ha condannato a 8 mesi di reclusione.