Sant'Ambrogio di Valpolicella

Con una mossa di judo atterrano il direttore del Famila e scappano con un bottino di oltre 400 euro

Il bottino era composto da capi d’abbigliamento e generi alimentari.

Con una mossa di judo atterrano il direttore del Famila e scappano con un bottino di oltre 400 euro
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Erano entrati in azione verso l'orario di chiusura.

Scaraventato a terra il direttore

L'arresto è avvenuto mercoledì 20 maggio 2020 alla sera, al termine di una serrata battuta nel cuore della Valpolicella, i Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese hanno arrestato due maghrebini che, verso l’orario di chiusura, avevano rubato oltre 400 euro fra capi d’abbigliamento e generi alimentari dal supermercato “Famila”, presso il centro commerciale Conte Ronchi e poi, per garantirsi la fuga, non avevano esitato a scaraventare a terra con una mossa di judo il direttore dell’esercizio, paratosi innanzi a loro nel tentativo di controllare il contenuto degli zaini che portavano al seguito.

Erano stati notati dal direttore

In particolare, i due nordafricani, poi identificati in K.S. marocchino di 31 anni, pluripregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio e per stupefacenti, e O.A. anch’egli marocchino di 25 anni, pregiudicato per stupefacenti, erano stati notati dal direttore del supermercato “Famila” aggirarsi fra gli scaffali dell’esercizio con fare sospetto, portando due grossi zaini con loro. I due confabulavano fra loro, poi si dividevano fingendo di non conoscersi per poi rincontrarsi in altri reparti dello store, così per tutta la mezz'ora che si sono intrattenuti all’interno del negozio.

La mossa ha atterrato l'uomo

Pertanto, dopo aver pagato alle casse solamente uno snack ed un succo di frutta a testa, i due venivano raggiunti prima dell’uscita dal direttore che voleva verificare il contenuto degli zaini e di una borsa in tela che avevano trascinato con i piedi sotto la cassa all’atto del pagamento. A questo punto, sentitosi scoperto, O.A. affrontava il direttore comunicandogli che non gli avrebbe mostrato nulla e con aria di sfida si avvicinava faccia a faccia all’uomo per poi, con mossa repentina ed improvvisa, eseguire la classica “spazzata” posizionando una gamba dietro quella del direttore ed assestandogli contemporaneamente una vigorosa spinta sulle spalle. Ovviamente, l’uomo, colto di sorpresa da una simile reazione, volava all’indietro e cadeva a terra rimanendo tramortito per qualche istante.

La fuga

I due maghrebini fuggivano quindi all’esterno dell’esercizio, inseguiti da un coraggioso cliente che aveva assistito alla scena il quale, però, riusciva solamente a strappare di mano la borsa in tela, effettivamente contenente merce rubata, ad uno dei due che riuscivano a dileguarsi. Nel frattempo, altri clienti soccorrevano il direttore e provvedevano a dare l’allarme al 112 dei Carabinieri.  La centrale operativa dei Carabinieri di Caprino Veronese, ricevuta la segnalazione, faceva convergere sul posto diversi equipaggi in modo da saturare le possibili vie di fuga verso la città, la Valpolicella e la Valdadige.

La merce è stata restituita

Dopo pochi minuti, una pattuglia della stazione Carabinieri di Negrar individuava lungo la strada provinciale 4 che porta a Verona, al confine fra i comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano, O.A. che camminava a bordo strada in direzione del capoluogo. Lo straniero provava a negare qualsiasi addebito ma, sottoposto immediatamente a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di altra refurtiva occultata all’interno dello zaino che portava sulle spalle. Portatisi presso il supermercato per la restituzione della merce, i Carabinieri ricevevano la conferma da parte del direttore che l’uomo fermato era proprio quello che lo aveva fatto cadere a terra.

Il secondo malvivente ha confessato subito

Il secondo uomo, invece, sembrava essersi volatilizzato, così i Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese, con equipaggi in uniforme ed in borghese, allargavano il cerchio delle ricerche coordinandosi fra loro e suddividendosi le zone. Alcune decine di minuti dopo, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile rintracciava K.S. in località Pedemonte del comune di San Pietro in Cariano mentre, dopo aver attraversato a piedi chilometri di vigneti, cercava di recuperare la strada provinciale in direzione del capoluogo scaligero. Alle contestazioni dei militari, il nordafricano confessava di essere l’autore del fatto e consegnava lo zaino contenente il resto della refurtiva.

Arrestati per rapina impropria

I due autori del reato venivano trasferiti per le formalità di rito presso la Stazione Carabinieri di Negrar, dove si recava anche il direttore del Famila per sporgere la denuncia, previo riconoscimento del secondo uomo e della merce sottratta che gli veniva formalmente restituita. I due marocchini sono dunque stati dichiarati in arresto per il reato di rapina impropria poiché, per guadagnarsi la fuga e assicurarsi il profitto del reato, non esitavano a esercitare violenza nei confronti del direttore del supermercato che li aveva sorpresi a rubare.  Dell’arresto è stato informato il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Dott. Gennaro Ottaviano, che ha disposto di trattenere in camera di sicurezza gli arrestati in attesa dell’udienza con rito direttissimo presso il Tribunale di Verona, prevista per il 22 maggio. Il Giudice Dott. Claudio Prota ha convalidato gli arresti disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. presso i carabinieri di Negrar di Valpolicella per entrambi gli indagati, rinviando il processo alla prossima udienza.

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