Verona

Confermata la condanna alla coppia che aveva adescato e violentato una baby sitter

Marito e moglie erano stati arrestati dopo che la studentessa aveva avuto il coraggio di denunciarli.

Confermata la condanna alla coppia che aveva adescato e violentato una baby sitter
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La coppia era stata arrestata il 14 gennaio 2019 con l’accusa di violenza sessuale e sequestro di persona, reati commessi nei confronti di una giovane italiana, studentessa universitaria che aveva risposto ad un annuncio di baby-sitting pubblicato su un social network.

Condanna confermata

La Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna a Mirko Altimari e Giulia Buccaro, marito e moglie veronesi che sono stati condannati a 9 anni lui e 5 anni e 6 mesi lei. La pena è stata leggermente ridotta dato che, alla sentenza di primo grado, il Tribunale di Verona li aveva condannati a 11 anni lui e a 6 anni e 8 mesi lei.

I fatti

Marito e moglie erano stati arrestati dopo che una studentessa aveva avuto il coraggio di denunciarli. La segnalazione dell’accaduto era pervenuta, alla Centrale Operativa della Questura venerdì 11 gennaio 2019, intorno alle 2.30 del mattino. Ad intervenire, e a prendere contatti con la vittima, erano stati gli agenti delle Volanti che avevano raccolto i primi indizi, fondamentali per il prosieguo delle indagini.

Da quanto era emerso, la ragazza aveva risposto ad un annuncio di baby-sitting pubblicato su un social network, e si era resa disponibile ad accudire un bambino. Dopo aver lasciato il proprio recapito telefonico era stata contattata dalla coppia e, dopo un breve scambio di informazioni, la giovane aveva accettato di iniziare quella sera stessa l’attività lavorativa richiesta. La studentessa si era recata alle 23 in via Porta Vescovo, luogo convenuto per l’appuntamento e dopo esser stata raggiunta in automobile da Buccaro che l’aveva fatta salire a bordo, si erano recate in un altro luogo dove le stava aspettando il marito.

A quel punto, anziché raggiungere l’abitazione per effettuare il servizio di baby sitting, la coppia aveva condotto la ragazza in un campo nelle zone di Poiano, e mentre Buccaro scendeva dall’auto e si allontanava, Altimari, dietro minaccia di un taglierino, abusava sessualmente della giovane e la costringeva a farsi scattare una fotografia a torso nudo, minacciandola, poi, di divulgarla qualora fosse stato denunciato alla Polizia.

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