Spaccio di droga

Confeziona la droga con lo stemma "Napoli femminile", arrestato 23enne a Caprino

Il giovane era stato fermato per un normale controllo, ma ha subito dato segno di nervosismo insospettendo i carabinieri, i quali hanno proceduto con la perquisizione.

Confeziona la droga con lo stemma "Napoli femminile", arrestato 23enne a Caprino
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Nel pomeriggio di venerdì 12 maggio, i carabinieri di Caprino Veronese hanno arrestato un ragazzo di 23 anni, incensurato, per detenzione di sostanze stupefacenti, avendolo sorpreso in auto con 500 grammi di hashish.

Il giovane era stato fermato per un normale controllo

Tutto è cominciato con un normale servizio di controllo del territorio, con la pattuglia che stava monitorando la strada regionale 450 che da Peschiera del Garda conduce ad Affi, quando i carabinieri hanno notato una vettura Opel Meriva che procedeva a velocità elevata, decidendo di sottoporla a controllo. Il giovane conducente è apparso particolarmente nervoso ed impaurito, spingendo i militari ad approfondire il controllo. Così, è stato subito notato sul sedile del passeggero un sacchetto di carta, al cui interno sono stati trovati cinque panetti avvolti in una confezione di cellophane trasparente, poi rivelatosi hashish, per un peso complessivo di oltre 500 grammi.

La droga era contenuta in involucri con stemma e scritta "Napoli femminile"

Immediatamente, la perquisizione è stata estesa all’abitazione del giovane, in un vicino comune, rinvenendo altri 20 grammi della stessa sostanza ed una dose di cocaina, oltre al materiale necessario al confezionamento. Particolare curioso è rappresentato dal logo che i trafficanti hanno applicato sugli involucri per contraddistinguerne il lotto di provenienza: forse per adeguarsi all’attualità, questa volta è stata scelta la copia di uno stemma sportivo dai colori bianco e azzurro su cui campeggia la scritta “Napoli Femminile”, che richiama la squadra di calcio partenopea. In virtù della gravità del fatto e del sospetto che la droga fosse destinata allo spaccio, il giovane è stato tratto in arresto.

L'arresto e il processo per direttissima

Il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Stefano Aresu, ha disposto di portare il soggetto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza, prevista nella mattinata di ieri, presso il Tribunale di Verona. All’esito della direttissima, la giudice, dott.ssa Sabrina Miceli, ha convalidato l’arresto e ha applicato la pena di anni 2 di reclusione e 1400 euro di multa, senza applicare alcuna misura cautelare.

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