Confronto con i sindacati per la sicurezza sul lavoro, Sboarina: "Altro tassello per la ripresa"
Le aziende, per poter riaprire, devono garantire la salute dei lavoratori

Un altro tassello per sveltire la ripresa del sistema economico.
Avviato il primo tavolo di confronto
Dopo aver riunito tutte le categorie di Verona, il sindaco Federico Sboarina ha avviato il primo tavolo di lavoro, in videoconferenza, con i sindacati. E i prossimi ad essere coinvolti saranno gli ordini professionali. Questa mattina, collegati con Palazzo Barbieri, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti dei pensionati, oltre ai presidenti della Provincia Manuel Scalzotto e della conferenza dei sindaci dell’Ulss 9 Scaligera Flavio Pasini. Sotto la lente d’ingrandimento la sicurezza dei lavoratori, condizione fondamentale per la riapertura delle aziende. La volontà di definire i criteri di ripartenza era già stata condivisa la settimana scorsa con le categorie economiche e produttive, che avevano riconosciuto in codici Ateco e burocrazia i primi nemici da sconfiggere per avviare velocemente la ripresa. E anche i sindacati hanno riconosciuto questo percorso come la via ottimale per una graduale riapertura delle aziende.
Affrontate diverse tematiche
Il tavolo di lavoro ha poi affrontato altre tematiche come la necessità di incrementare la comunicazione e lo scambio di informazioni con le case di riposo del territorio, costantemente monitorate e tenute sotto controllo da inizio emergenza. Così come il tener alta l’attenzione nei confronti dei 65mila pensionati veronesi, dei quali 26 mila attualmente vivono da soli. A tal proposito il sindaco di Verona ha spiegato:
"Uniamo tutte le forze in campo per superare l’emergenza. Oggi abbiamo posto un altro importante tassello. Dopo aver avviato un confronto costruttivo con le categorie, abbiamo condiviso con i sindacati il percorso corretto per la ripartenza. Le aziende, per poter riaprire, devono garantire la salute dei lavoratori. A breve incontrerò anche gli ordini professionali, dobbiamo essere uniti, chi torna sul posto di lavoro deve essere messo nelle condizioni di farlo in totale sicurezza. Abbiamo poi deciso insieme di implementare lo scambio di informazioni con le case di riposo, per affrontare in maniera coesa eventuali problematiche. L’ente locale non è direttamente gestore o responsabile di queste strutture ma saremo in prima linea per garantire che i nostri anziani e quanti vi lavorano all’interno siano tutelati. Stessa cosa vale per i pensionati. Fin da inizio emergenza abbiamo concentrato le nostre attenzioni soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione, come gli anziani. Dalla spesa ai pasti, fino ai farmaci a domicilio, abbiamo cercato di dare loro tutto il supporto necessario. Prendersi cura di una comunità significa proprio partire da chi è maggiormente in difficoltà, identificando anche tutte quelle nuove problematiche che questa emergenza ha creato e ci lascerà nei mesi a venire".
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