In provincia di Verona

Confronto sindacati e Ulss 9: “20mila anziani non autosufficienti verranno vaccinati a casa”

L'incontro ha il merito indiscutibile di aver aperto una linea di confronto che prima mancava.

Confronto sindacati e Ulss 9: “20mila anziani non autosufficienti verranno vaccinati a casa”
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Le organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil Verona esprimono soddisfazione per il confronto aperto ieri, martedì 30 marzo 2021, con il Direttore Generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi il quale ha risposto positivamente alla richiesta di condividere le informazioni sulla campagna vaccinale.

Confronto sindacati e Ulss 9

I Segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Verona Adriano Filice, Dino Andreone, Gianluigi Meggiolaro hanno spiegato:

Soddisfazione perché abbiamo ricevuto precise rassicurazioni su punti per noi imprescindibili, a partire dalla vaccinazione degli anziani non autosufficienti. I circa 20mila anziani non autosufficienti della provincia scaligera verranno vaccinati a casa, e con essi verrà vaccinata anche la badante, il famigliare o comunque il caregiver di riferimento. Quest’ultimo è un passaggio di essenziale importanza dal momento che quando si ammala il/la caregiver, le famiglie entrano in profonda crisi".

Come e quando?

Verranno vaccinati dal medico di famiglia, la cui entrata in scena è già una realtà tant'è che è stata messa in qualche giorno fa a Cerea, ma nel giro di breve tempo potranno somministrare le dosi anche a domicilio. Risulta infatti superato l’ostacolo della tipologia di vaccino e, grazie all’accordo nazionale del 1 marzo 2021 e del seguente accordo regionale, risulta superato anche ogni altro profilo contrattuale.

La partita è ora tutta nel campo organizzativo delle singole Ulss e dei medici del territorio. I Segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Verona  puntualizzano:

"Questa importante iniziativa da parte dell’Ulss 9, da noi avanzata fin dall’inizio della campagna vaccinale, dovrà essere monitorata costantemente nelle prossime settimane per verificarne l’efficacia in quanto siamo in presenza di una urgenza che merita una attenzione prioritaria. Vanno anche incluse nelle priorità le persone con particolari patologie che le rendono particolarmente vulnerabili e che hanno urgenza della vaccinazione al più presto".

Le altre richieste

I Segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Verona hanno aggiunto:

"Chiariti questi aspetti, siamo passati all’esame del monitoraggio della campagna vaccinale in corso, che vede rimpiazzare la modalità della chiamata con quella della prenotazione ma non solo. L’Ulss è in possesso della lista puntuale degli ultraottantenni che non hanno ancora ricevuto il vaccino e, in sinergia con i Comuni, provvederà a contattarli e sollecitarli individualmente. Riteniamo che questa misura vada incontro alla nostra richiesta di accelerare il più possibile la vaccinazione delle persone anziane senza trascurare nessuna possibilità organizzativa nell’individuazione e vaccinazione di tutta quella fascia di età".

Ma non solo:

"Abbiamo richiesto una altrettanto minuziosa verifica della situazione delle vaccinazioni tra gli ospiti delle case di riposo, dal momento che ci giungono segnalazioni che la copertura non sarebbe ancora del 100%. Le altre fasce di anziani, a partire dai settantenni, andranno con il nuovo sistema della prenotazione su portale, dei medici di base o delle farmacie, che entreranno in gioco anch’esse a partire dalle modalità previste dall’accordo nazionale che a cascata dovrà essere recepito a livello regionale e poi attuato per ogni singola Ulss".

I Segretari provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Verona hanno poi concluso:

"L’incontro con il dottor Girardi è stato prezioso non perché d’incanto abbia dissolto tutti i problemi, anzi, siamo di fronte ad una delle più grandi campagne vaccinali della storia e mantenere il coordinamento e un adeguato dispiegamento di mezzi e personale sarà molto impegnativo. Questo incontro ha il merito indiscutibile di aver aperto una linea di confronto che prima mancava, fornendo la possibilità alle parti sociali di evidenziare le problematicità, le priorità e le emergenze che coinvolgono le persone più fragili e vulnerabili e dall’altra di confrontarci sull’organizzazione messa in campo dall’Ulss 9 per migliorarne l’efficacia e l’efficienza.
Questo è un confronto che deve continuare perché siamo solo all’inizio di una campagna vaccinale che durerà nel tempo e comporterà un continuo monitoraggio".

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