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Controlli Spisal sul contenimento contagio, su 1300 aziende il 20% ha margine di miglioramento

All'interno dei supermercati lo Spisal ha suggerito di utilizzare delle barriere nel punto cassa per mantenere ulteriormente la distanza

Controlli Spisal sul contenimento contagio, su 1300 aziende il 20% ha margine di miglioramento
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Dal 16 marzo lo Spisal ha iniziato a effettuare delle verifiche sull'applicazione delle misure di contenimento del rischio Covid.

Lo Spisal ha controllato 1300 aziende e 54mila lavoratori

Durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì 6 maggio 2020 del direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, si è trattato anche il tema della sicurezza e, in videoconferenza, era presente Manuela Peruzzi del direttivo Snop Spisal che ha spiegato l'azione di controllo effettuata da parte dello Spisal sul territorio della provincia di Verona:

Dal 16 marzo 2020 lo Spisal ha iniziato a effettuare delle verifiche sull'applicazione delle misure di contenimento del rischio Covid-19, il controllo nelle aziende si fonda su diversi livelli perché viene effettuata il controllo ma ci poniamo anche in modo collaborativo con le aziende e vogliamo essere di supporto. Il rischio del contagio è davvero un focus importante che richiede impegno e forze su ogni versante. Dal 16 marzo abbiamo controllato più di 1300 aziende, per un totale di 54mila lavoratori".

L'80% delle aziende ha dato esito positivo

Per effettuare i controlli è stato impiegato un gran numero di personale che ha permesso di verificare l'applicazione delle norma anticontagio all'interno dell'azienda. A tal proposito Peruzzi ha spiegato:

Dei controlli effettuati è emerso che l'80% delle aziende ha dato un riscontro positivo, un impegno senz'altro davvero encomiabile, nel restante 20% abbiamo riscontrato un margine di miglioramento. La cosa da evidenziare è che non ci sono state sanzioni ma solo dei suggerimenti e indicazioni su come poter incrementare la sicurezza per tutti i lavoratori dell'azienda”.

I punti critici riscontrati

E' stato reso noto che, all'interno delle aziende dove sono stati riscontrati dei margini di miglioramento, i “punti critici” sono sostanzialmente quelli che riguardano il richiamo all'attenzione da parte dei dipendenti sulla distanza di sicurezza. In questi casi specifici lo Spisal ha suggerito di aggiungere ulteriori cartelli nelle aree dove si possono creare assembramenti oppure dove si possono creare delle relazioni, ricordando quali sono le regole da seguire sul distanziamento sociale. E' stato suggerito inoltre di gestire la situazione incrementando la vigilanza che dev'essere costante con la presenza dei capisquadra, dei dirigenti o comunque personale preposto.

Cosa migliorare nei supermercati

Manuela Peruzzi ha inoltre spiegato quali sono le indicazioni che sono state date all'interno dei supermercati:

"Un'altra criticità riscontrata è stata quella rivolta ai supermercati dove abbiamo individuato le postazioni 'pericolose', quelle dove c'è un maggior contatto con il pubblico: i punti cassa. Abbiamo così preteso che in quei determinati punti ci sia una separazione con delle barriere fisiche e, nel momento in cui non vi sia la possibilità di installare delle barriere per distanziare la cassa con il cliente, abbiamo suggerito di utilizzare le visiere. Dopo due giorni circa abbiamo fatto un ulteriore sopralluogo per verificare che i supermercati si siano adoperati per mettere in pratica i miglioramenti indicati".

Ma nelle case di riposo?

Lo Spisal ha effettuato dei sopralluoghi anche all'interno delle case di riposo dove hanno verificato la sicurezza del personale. In questo caso Peruzzi ha spiegato:

“In questo caso ci siamo sempre fatti accompagnare da un rappresentante dei lavoratori per avere un maggior coinvolgimento, dobbiamo dire che il nostro intervento però è avvenuto dopo l'esplosione dei focolai e quindi prima abbiamo mandato una lista di autovalutazione e, nel momento del sopralluogo la situazione era sotto controllo. Per fortuna oggi si riescono a trovare velocemente i dpi”.

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