Crisi occupazionale, in arrivo altri esuberi sul nostro territorio
Il mercato occupazionale si fa sempre più duro. La crisi attanaglia sempre di più, ma alla fine chi ci rimette sono sempre i lavoratori, che perdono il loro posto di lavoro
Il mercato occupazionale si fa sempre più duro. La crisi attanaglia sempre di più, ma alla fine chi ci rimette sono sempre i lavoratori, che perdono il loro posto di lavoro
Il mercato del lavoro si fa sempre più duro. Aziende che trasferiscono la propria sede, altre che chiudono. Colpa delle tasse, di una situazione globale che mette sempre più tutti in difficoltà.
E loro come reagiscono? Tagliando posti di lavoro. E' il caso della Ferroli, importante azienda veronese impegnata nella produzione di caldaie, pronta a tagliare quasi 600 posti di lavoro.
E tutto quanto esce dal nuovo piano industriale presentato ieri dalla società alle organizzazioni sindacali. Questo per far in modo che la società sia più competitiva sul mercato, più internazionale. E alla fine chi paga sono sempre i lavoratori.
La Ferroli non ha sede solo a San Bonifacio. Verso la cessione o la chiusura gli stabilimenti di Alano, Cento e Grugliasco. Chiuderanno gli stabilimenti in Polonia, Turchia e Germania. Ma il nuovo piano industriale non risparmierà nemmeno la sede di San Bonifacio, dove gli esuberi saranno quasi 400.
Nel frattempo le organizzazioni sindacali respingono il piano industriale proposto, ritenendolo inaccettabile viste le conseguenze sul piano sociale e occupazionale. A detta loro, l’azienda sta percorrendo la strada più facile per risolvere i molti problemi creatisi negli ultimi anni, facendo pagare il prezzo più alto ai lavoratori.