Dall'Africa a Mozzecane, avvistato Ibis Sacro
Frequenta una grande varietà di ambienti: di preferenza, si trova in paludi, fiumi e acquitrini, ma si spinge anche fino ai margini delle città
Frequenta una grande varietà di ambienti: di preferenza, si trova in paludi, fiumi e acquitrini, ma si spinge anche fino ai margini delle città
Una cosa più unica che rara. Nei giorni scorsi, infatti, a pochi passi da Mozzecane al confine con il mantovano, è stato avvistato un gruppo di Ibis Sacro.
Uccello caratteristico, si presenta con un piumaggio uniformemente bianco (presentante alcuni riflessi verdi o bluastri), zampe, becco e coda nere. Si registrano alcuni casi di melanismo.
L'ibis sacro ha una taglia abbastanza grande: è lungo infatti sui 56–69 cm con un peso di 1-1,9 kg e un'apertura alare di 112–123 cm.
Come tutti i ciconiformi, vola con le ali aperte e le zampe slanciate (in modo particolarmente simile alla cicogna bianca) e, proprio osservandolo durante questo movimento, si può notare il sottoala, di un bianco meno chiaro rispetto a quello del piumaggio.
L'ibis sacro frequenta una grande varietà di ambienti: di preferenza, si trova in paludi, fiumi e acquitrini, ma si spinge anche fino ai margini delle città e alle coste marine.
Vive nell'Africa subsahariana, in Iraq e anticamente in Egitto, paese in cui adesso è praticamente estinto, dove era venerato come simbolo del dio Thot.