Dalla Corea del Sud per "copiare" il modello Unesco di Verona
Dalla Corea del Sud per "copiare" il modello Unesco di Verona.
Dalla Corea del Sud per "copiare" il modello Unesco di Verona
Da un sito Unesco all’altro, per carpirne i segreti. L’isola di Jeju, appartenente alla Corea del Sud, sceglie Verona quale modello di gestione del turismo e di tutela e valorizzazione di un’area che è patrimonio dell’umanità. Questa mattina una delegazione coreana proveniente dall’isola è arrivata a Verona per incontrare le istituzioni cittadine. Ad accoglierla in municipio l’assessore alle Relazioni internazionali Francesca Toffali, ma anche il direttore generale di Fondazione Arena Gianfranco De Cesaris e il direttore di Verona Booking – Cooperativa degli Albergatori veronesi - Daniel Frank.
La delegazione ha deciso di conoscere come la città gestisce il turismo
L’isola di Jeju, che si trova nel mar Cinese sotto la Corea del Sud, è conosciuta per le sue spiagge e il paesaggio vulcanico ricco di crateri e tunnel di lava. Ogni anno accoglie 15 milioni di turisti, con ricadute importanti dal punto di vista ambientale e di tutela dell’area Unesco. Ecco perché la delegazione appartenente all’organizzazione pubblica Jeju Free International City Development Center ha deciso di visitare Verona per conoscere come la città scaligera gestisce il turismo e protegge la sua storia, i monumenti e le bellezze paesaggistiche. “Siamo lieti di ospitarvi e di essere per voi un punto di riferimento – ha detto Toffali -. Proprio in questi giorni avrete modo di vivere l’atmosfera natalizia e di rendervi conto di quanti turisti arrivano in città per i mercatini, la rassegna dei Presepi, le mostre e gli eventi. Verona è una città storica e come amministrazione abbiamo il dovere di preservare, tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico. Ecco perché siamo felici di potervi essere d’aiuto, mettendo a vostra disposizione la nostra esperienza e i contatti con le istituzioni e le più importanti realtà del territorio”.