Beccato

"Dammi 3mila e 500 euro", dipendente estorce denaro al suo datore di lavoro con una lettera... anonima

L'imprenditore è stato più furbo, è stato al "gioco" ma ha avvisato i Carabinieri...

"Dammi 3mila e 500 euro", dipendente estorce denaro al suo datore di lavoro con una lettera... anonima
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Forse pensava di meritare di più o forse voleva solo rivalersi per qualche motivo nei confronti del proprio datore di lavoro tanto da scrivergli una lettera anonima chiedendogli dei soldi per evitare pesanti ritorsioni nei confronti dell’azienda avicola per la quale lavorava.

"Dammi 3mila e 500 euro"

E’ finita male, però, per un giovane 23enne di Isola della Scala, con qualche precedente di polizia, arrestato lunedì 30 ottobre 2023 dai Carabinieri della Compagnia di Villafranca di Verona con l’accusa di tentata estorsione.

La vicenda inizia lunedì mattina quando un allevatore di Erbè ritrova attaccata alla maniglia della sua auto una lettera anonima con la quale gli vengono chiesti 3.500 € in contanti, da depositare negli spogliatoi della sua azienda, per evitare spiacevoli conseguenze all’impresa. L’uomo, tuttavia, non si perde d’animo e denuncia il fatto alla Stazione Carabinieri di Villafranca.

Dipendente estorce denaro al suo datore di lavoro

I militari della Sezione Operativa e della locale Stazione, d’intesa con la Procura della Repubblica scaligera, iniziano quindi un paziente servizio di osservazione per controllare a distanza il box indicato nella missiva, dove l’imprenditore ha lasciato la busta con il denaro.

Dopo ore di paziente attesa, gli operanti notano entrare un dipendente nel luogo indicato dall’anonimo per poi allontanarsi con passo spedito dopo essersi impossessato con la busta del denaro.

Quando pensava già di essere al sicuro i militari dell’Arma lo hanno fermato e perquisito trovandogli addosso il denaro e dichiarandolo così in arresto.

Adesso attenderà l’udienza di convalida agli arresti domiciliari dove è stato accompagnato su disposizione del pubblico ministro di turno.

Va evidenziato come la vicenda si sia conclusa positivamente grazie alla fiducia manifestata dalla vittima nell’autorità giudiziaria e nei Carabinieri che ha permesso un intervento rapido, scongiurando il rischio di eventi più gravi.

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