Dichiara di essere regolare, era stato allontanato dal territorio

Fermato insieme a un'altra persona perché si aggirava con fare sospetto, l'uomo è un collezionista di alias e di reati.

Dichiara di essere regolare, era stato allontanato dal territorio
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Dichiara di essere regolare, era stato allontanato dal territorio. Fermato insieme a un'altra persona perché si aggirava con fare sospetto, l'uomo è un collezionista di alias e di reati.

L'arresto

I Carabinieri della Stazione di Bussolengo, nella serata di venerdì 2 novembre, hanno arrestato H. S., marocchino, classe ’80, pregiudicato, in flagranza del reato di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità.

In particolare la pattuglia del locale Comando Stazione, in servizio perlustrativo per la prevenzione e la repressione dei reati, ha notato due persone che si aggiravano con fare sospetto nei pressi della Banca “Unicredit”, sita in quella Piazza XXVI Aprile.

Sprovvisto di documenti

I Carabinieri hanno proceduto a controllare i soggetti, chiedendo loro i documenti di riconoscimento. Uno dei due li ha forniti immediatamente mentre l’altro, successivamente identificato per H.S., a tale richiesta, ha dichiarato di esserne sprovvisto, riferendo di essere straniero ma regolarmente soggiornante sul territorio nazionale. A quel punto i militari lo hanno invitato a fornire ulteriori informazioni sulla sua presenza a Bussolengo ma questo ha dichiarato di essere solo di passaggio e senza fissa dimora.

Falsa identità

Sospettando in merito alla genuinità delle dichiarazioni fornite, i militari dell'Arma hanno condotto H. S. in caserma per effettuare ulteriori accertamenti relativi alla sua identificazione sottoponendolo, nello specifico, a rilievi fotografici, dattiloscopici e antropometrici, il fotosegnalamento, non prima di avergli fornito un “foglio notizie” affinché di proprio pugno fornisse le sue generalità, ammonendolo circa le conseguenze penali a cui sarebbe stato sottoposto qualora avesse dichiarato false generalità. Il conseguente riscontro alla Banca Dati delle Forze di Polizia sulle generalità fornite dall’uomo ha dato “esito negativo”, risultando quindi H. S. totalmente sconosciuto alle Forze di Polizia in Italia.

Incastrato dal fotosegnalamento

L’esito del successivo fotosegnalamento ha permesso invece di appurare che in numerosissime precedenti occasioni, H. S. era stato già identificato, poiché controllato sul territorio nazionale, ma aveva sempre fornito differenti generalità. Dal controllo in Banca Dati, a carico dei vari “alias”, è emerso un quadro ben più allarmante in quanto risultava già condannato per diversi reati contro la persona, già sottoposto a provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale e, inoltre, a suo carico pendeva l’esecuzione di un ulteriore ordine di espulsione emesso dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, datato al 3 luglio del 2010.

Arresto ed espulsione

L'uomo, benché preventivamente ammonito abbia volutamente declinato false generalità ai militari operanti al fine di intralciare o ritardare gli accertamenti necessari e di permettere ai carabinieri di venire quindi a conoscenza dei suoi precedenti penali e di polizia e soprattutto di eseguire il provvedimento amministrativo dell’espulsione dal territorio nazionale, è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale sull’identità.

L’arrestato è stato giudicato in mattinata con rito direttissimo presso il Tribunale di Verona, all’esito del quale è stato condannato a 8 mesi di reclusione con pena sospesa.

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