Peschiera del Garda

Dichiarano false generalità per eludere il controllo e nascondere i precedenti

Dal controllo dei due soggetti, emergeva che erano sprovvisti di documento d’identità valido e, per tale motivo, venivano portati in caserma per svolgere gli accertamenti del caso.

Dichiarano false generalità per eludere il controllo e nascondere i precedenti
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Alle prime ore di domenica 15 agosto 2021, i Carabinieri della Stazione di Peschiera del Garda, nell’ambito di mirati servizi di prevenzione e repressione dei reati, posti in essere in occasione della festività del Ferragosto, hanno tratto in arresto due cittadini di origini magrebine, B.A. di anni 28 e A.R. di anni 32 in quanto entrambi, nel corso di un controllo, avevano fornito ai militari delle generalità poi risultate palesemente false al fine di celare i loro precedenti penali.

Dichiarano false generalità per eludere il controllo

I Carabinieri erano stati inviati dalla Centrale Operativa nei pressi di Piazza Ferdinando di Savoia in Peschiera del Garda in quanto era stata segnalata una lite tra cittadini stranieri. Una volta raggiunto il luogo, gli operanti notavano due cittadini di origine marocchina che stavano discutendo molto animatamente tra di loro; nella circostanza, i militari riuscivano a calmare gli animi dei due cittadini ma non ad acclarare la causa del loro litigio, dato che gli stessi eludevano motivazioni chiare e attendibili.

Dal controllo dei due soggetti, emergeva che erano sprovvisti di documento d’identità valido e, per tale motivo, venivano portati in caserma per svolgere gli accertamenti del caso. Una volta in caserma, i due fornivano però generalità diverse da quelle reali, riscontrate successivamente a mezzo fotosegnalamento.

Hanno tentato di nascondere i precedenti di polizia

Il motivo per il quale avevano tentato di nascondere la loro vera identità emergeva chiaramente nel momento in cui i Carabinieri appuravano che uno dei due aveva dei precedenti di polizia in materia di immigrazione clandestina.

Ultimati gli accertamenti del caso, i prevenuti venivano quindi dichiarati in stato di arresto e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Peschiera del Garda sino all’udienza del rito direttissimo che si è celebrato nella mattinata odierna, all’esito della quale l'arresto veniva convalidato e venivano condannati a un anno di reclusione con pena sospesa.

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