Disoccupazione: come stiamo?

Questa settimana ci concentriamo su Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Valeggio, Villafranca e Povegliano

Disoccupazione: come stiamo?
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Questa settimana ci concentriamo su BussolengoSonaSommacampagna, ValeggioVillafranca e Povegliano

Grazie ai dati ufficiali del 2016, riferiti all’anno 2015, forniti da Istat ed elaborati da Urbistat che ce li ha gentilmente concessi, è possibile avere una buona panoramica, suddivisa in due puntate, sul livello occupazione nei 12 comuni coperti dal nostro giornale. Cominciamo con Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Valeggio, Villafranca e Povegliano.

I grafici affiancano i dati del singolo comune con il dato nazionale. E andiamo di «legende»: partendo da sinistra, per «Forze lavoro» si intendono gli occupati più le persone in cerca di occupazione, e rappresentano la popolazione attiva, operante sul mercato del lavoro. Le «Non forze lavoro» si distinguono invece in due sottogruppi, in base alla classe di età: in età non lavorativa, i bambini da 0 a 14 anni, e gli anziani con più di 70 anni non classificati fra gli occupati o le persone in cerca di occupazione.

Le «Non forze di lavoro» in età lavorativa sono invece le persone in età di 15-70 anni non classificate fra gli occupati o le persone in cerca di occupazione. Per quanto riguarda gli occupati, invece, sono le persone in età di 15 anni e oltre che hanno dichiarato di possedere un’occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa per qualsiasi motivo o hanno indicato una condizione diversa da quella di occupato, ma hanno detto, ad una successiva domanda del questionario, di aver effettuato almeno un’ora di lavoro nella settimana di riferimento.

I disoccupati comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane e sono disponibili a lavorare entro le due settimane successive oppure inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro. Il tasso di occupazione è il rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento, mentre il tasso didisoccupazione misura il livello delladisoccupazione e consente di operare confronti in proposito fra differenti aree territoriali o fra diversi «segmenti» di popolazione; è dato dal rapporto percentuale fra persone in cerca di occupazione e forze di lavoro.

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