Disservizi nelle mense scolastiche, piatti "conditi" con corpi estranei: casi anche a Verona
In tutto 22 indagati nell'indagine condotta dai Nas e partita da Udine.
Indagine dei Nas su disservizi nelle mense scolastica di vari istituti scolastici, anche veronesi. Ai domiciliari un 45enne di Oderzo.
Disservizi nelle mense scolastiche
Corpi estranei nei piatti, porzioni scarse e pasti non corrispondenti al menù previsto. Sono solo alcuni dei disservizi che hanno coinvolto diverse scuole primaria venete - tra cui alcune trevigiane dei Comuni di Motta di Livenza, San Polo di Piave e Cimadolmo - che usufruivano del servizio mensa di una società con sede legale a Roma, ma operativa a Napoli, finita al centro di un'indagine dei Nas di Udine. Coinvolte anche scuole elementari in provincia di Venezia e Verona.
In tutto sono 22 gli indagati per il reato di frode nelle pubbliche forniture, che ha portato agli arresti domiciliari quattro soggetti, tra cui un 45enne di Oderzo, responsabile di un'azienda di catering. Un'altra persona è stata sottoposta all'obbligo di dimora. Per tutti è scattata la perquisizione domiciliare.
Tra i comuni "vittime" della condotta illecita ci sono Udine, Varmo, Trivignano Udinese, Tarcento, Arta Terme, Rive d’Arcano (UD), Vito d’Asio (PN), Cimadolmo, San Polo di Piave e Motta di Livenza. Tutti avevano affidato in appalto i servizi di ristorazione scolastica e di fornitura di pasti a domicilio alla società coinvolta nell'indagine, partita nel 2020 dopo le numerose segnalazioni arrivate dalle varie Commissioni Mensa composte dai genitori degli istituti interessati, in particolare di Udine e Varmo.