Dj Silver di Povegliano: "Vivo in Brasile ma ho fatto ballare intere generazioni"
Stefano Silvestri suonava anche all'Atrium di Villafranca e oggi continua oltreoceano.
Dj Silver di Povegliano: "Vivo in Brasile ma ho fatto ballare intere generazioni". Stefano Silvestri suonava anche all'Atrium di Villafranca e oggi continua oltreoceano.
Dj Silver di Povegliano: "Vivo in Brasile ma ho fatto ballare intere generazioni"
Stefano Silvestri, per anni detto «il gela» per il suo lavoro di gelataio, nel 2011 è volato oltre oceano lasciandosi alle spalle una grande fetta del suo passato. Riavvolgendo il nastro, riporta alla luce la sua storia ricca di vissuto tra coni, coppette e vinili: «L'idea di fare il gelataio è arrivata quando i miei genitori decisero di trasferirsi al primo piano per una questione di comodità per cui mi rimase uno spazio libero a fianco del loro negozio che dava direttamente sul piazzale della chiesa. Dentro di me c'era la passione del gelato nata da bambino quando la mia amata nonnina Giulietta mi metteva tutte le domeniche, nell'ora di uscita dei ragazzi dalle messe o dal catechismo, a vendere i gelati “sciolti”, come si chiamavano a quel tempo».
La musica nel sangue
Oltre al desiderio di fare il gelato artigianale, Stefano aveva e ha tuttora, la musica nel sangue e vedersi dietro la consolle era il suo sogno: «Mi ricordo, come fosse ieri, che quando andavo all'asilo dalle suore portavo con me un piccolo mangiadischi e una serie di vinili dell'epoca. Mi mettevo seduto al centro del salone con il mio mangiadischi e, con il permesso delle suore, suonavo questi dischi con tutti gli altri bambini attorno ad ascoltarli. In un certo senso fu la mia prima esperienza come dj».
Catapultato all'Atrium
Questa passione negli anni ottanta si concretizzò: «Nell'aprile del 1985, sono stato letteralmente catapultato alla consolle dell'Atrium di Villafranca, inizialmente solo come serata “funky” del venerdì e poco dopo come “resident” fisso, suonando 5 servizi a settimana». Continua: «Si lavorava 4 ore a serata ed era un lavoro manuale con i vinili che erano i propri, il che voleva dire andare in giro con varie ceste di 100/150 vinili trasportate a mano. Magari avessi avuto una pendrive». Oltre ad animare gli anni più gloriosi della discoteca villafranchese, «Dj Silver» ha vissuto altre esperienze come disc jockey: «Ho continuato per diversi anni suonando nei locali più belli del Lago di Garda e della provincia di Verona, tra questi il Kaos, discoteca di Sirmione ex “Le Plaisir” e “Mazoom” e il “Sesto senso club” di Desenzano frequentatissimo dai vari vip dell'epoca».
La vita in Brasile
Dopo la sua parentesi come gelataio, durata circa vent’anni, e le serate passate sino a tarda notte nei locali, nel 2011 ha cambiato pagina portando comunque avanti la sua passione di dj: «L'amore per una donna - dice - mi ha portato ad attraversare l'oceano e iniziare con lei una nuova avventura in Brasile. Cominciando poco a poco “a tempo perso” sono riuscito a riprendere la mia attività come dj suonando in vari bar e ristoranti nel centro città, sulla spiaggia e soprattutto con feste private». Continua: «Qui le persone vivono dando molto più importanza ai valori della famiglia e alle relazioni interpersonali che alle cose materiali. Le famiglie sono più unite e non passa occasione per trovarci assieme a festeggiare anche le cose più semplici della vita». Povegliano non lo dimentica: «La mia famiglia mi manca, ma a maggio tornerò a trovarla. Quando torno in paese - conclude - mi sento a casa e non mancano le occasioni per fare “quattro ciacole” con i poianoti».