Documenti falsi, arresti al Catullo

Controlli intensificati all'aeroporto in vista della festività natalizie

Documenti falsi, arresti al Catullo
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Controlli intensificati all'aeroporto in vista della festività natalizie

Fine settimana d’intensa attività per gli Agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto Valerio Catullo di Verona che con l’avvicinarsi delle festività natalizie hanno incrementato ulteriormente le misure di vigilanza ed i controlli di frontiera sui passeggeri in arrivo e partenza: domenica mattina, 4 dicembre, si presentavano al controllo di frontiera del volo Easy Jet8452 diretto a Londra Gatwick due passeggeri che esibivano agli Agenti della Polizia di Frontiera due carte di identità italiane riportanti le foto dei latori e generalità di cittadini italiani. I documenti italiani, analizzati con gli apparati antifalsificazione, evidenziavano che una cifra del numero di serie era stato modificato per nasconderne la provenienza: difatti le due carte di identità risultavano rubate in bianco presso il Comune di Pagani (Salerno) nel mese di gennaio 2016. I due uomini risultavano poi essere i cittadini albanesi M.S. di anni 42 e M.Y. di anni 39, entranti regolarmente in Italia ove poi aveva acquistato le due carte di identità per raggiungere illegalmente il Regno Unito. I cittadini albanesi venivano arrestati nella flagranza di reato e nella mattina odierna condannati dal Tribunale di Verona alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione.

Nel pomeriggio di venerdì, invece, veniva controllato un passeggero diretto a Londra Gatwick con il volo British BA2597 il quale esibiva una carta di identità polacca che non riproduceva esattamente nella fotografia i tratti somatici del latore. I successivi riscontri, effettuati con apparati antifalsificazione, permettevano di stabilire che sia la carta di identità polacca che la patente di guida (rinvenuta in seguito) non era di pertinenza del passeggero il quale risultava essere il cittadino ucraino K.B. di anni 28 ed ammetteva aver acquistato i documenti in Polonia e che la sua meta finale era il Regno Unito. Lo straniero veniva deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Verona per sostituzione di persona e ricettazione ed i documenti polacchi sequestrati.

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