Dopo il furto fanno finta di niente ma sono "traditi" da un particolare: ecco come è stata catturata la "banda" degli albanesi
I tre hanno tutti precedenti specifici. Però erano liberi di fare razzie...
Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri di Negrar di Valpolicella hanno arrestato tre giovani cittadini stranieri per furto in abitazione.
Dopo il furto fanno finta di niente ma sono "traditi" da un particolare
I tre sono stati sorpresi mentre uscivano da un’abitazione che avevano appena depredato in zona Valfiorita i cui proprietari, accortisi del furto in atto mentre stavano rientrando a casa, hanno avvertito il 112. La Centrale Operativa dei Carabinieri di Caprino Veronese ha così potuto far convergere sul posto le pattuglie della Stazione di Negrar di Valpolicella, di San Pietro in Cariano e della Aliquota Radiomobile di Caprino che hanno circondato la zona e bloccato ogni possibile vie di fuga agli autori del reato.
Vistisi scoperti e braccati, i tre non hanno tentato la fuga né opposto resistenza, ma uno di questi ha cercato di disfarsi di un sacchetto contenente la refurtiva e di un grosso cacciavite utilizzato per forzare porte e finestre, lanciandoli nel giardino di un’abitazione vicina. Il gesto non è sfuggito ai militari che hanno immediatamente recuperato il materiale, restituendo alle vittime i monili in oro e circa 500 euro in contanti asportati nel corso della razzia.
Ecco come è stata catturata la "banda" degli albanesi
I tre, tutti pregiudicati per reati specifici, due regolari sul territorio e residenti a Verona ma domiciliati in Provincia, mentre il terzo risulta irregolare e senza fissa dimora, sono stati condotti in caserma a Negrar di Valpolicella e, al termine degli accertamenti, dichiarati in stato di arresto.
Il buon esito dell’operazione è stato possibile grazie alla massiccia presenza di Carabinieri nelle zone più sensibili sotto il profilo dei reati predatori disposta dalla Compagnia di Caprino Veronese, nell’ambito della strategia provinciale di controllo del territorio che prosegue ininterrotta dallo scorso autunno, per prevenire e reprimere i furti in abitazione in particolare. La disponibilità di più equipaggi, unita alla fondamentale collaborazione dei cittadini, o delle vittime come in questo caso, consente infatti di intervenire tempestivamente ed in forze nelle zone ove vengono segnalati furti, in modo da non lasciare vie di fuga agli autori dei reati.
Dell’arresto è stata data notizia al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Dott. Alberto SERGI, che ha disposto di trattenere i tre nelle celle di sicurezza in attesa del processo per direttissima fissato nella mattinata odierna.
Questa mattina all’esito dell’udienza, il Giudice, Dott.ssa Valentina Fabiani, ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria presso i Carabinieri di Negrar di Valpolicella, rinviando il processo alla prossima udienza.
Si rappresenta che la misura è adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.