Carabinieri di Bussolengo

Doveva scontare 4 anni di carcere ma si rende irreperibile, trovato a Verona

Si era rifugiato anonimamente a casa di una connazionale.

Doveva scontare 4 anni di carcere ma si rende irreperibile, trovato a Verona
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Nella tarda mattinata di ieri, martedì 2 marzo 2021, i Carabinieri della Stazione di Bussolengo hanno tratto in arresto P.A.B., un quarantenne pregiudicato di origini rumene residente a Sona, in quanto destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Trento.

Doveva scontare 4 anni di carcere

Il provvedimento restrittivo era stato emesso relativamente al cumulo di diverse pene, per un totale di 4 anni e 8 mesi di reclusione più 18.200 euro di multa, riferite alle sentenze con le quali P.A.B. era stato condannato per reati che vanno dalla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a quelli contro il patrimonio e la persona tra i quali furto, estorsione e lesioni, commessi nelle province di Trento, Milano, Verona e Brescia.

I carabinieri, ricevuto il provvedimento restrittivo a carico del cittadino rumeno, già residente a Bussolengo, si erano recati presso la sua nuova residenza di Sona dove, tuttavia, accertavano che non vi abitava più da tempo.

Le ricerche a Verona

I militari, pertanto, insistevano nelle ricerche del pregiudicato, analizzando soprattutto i controlli ai quali lo stesso era stato sottoposto dalle Forze di Polizia negli ultimi tempi, e le sue frequentazioni.

L’esito di tali accertamenti faceva supporre che lo stesso potesse trovarsi a Verona, presso l’abitazione di una connazionale, dove si era in rifugiato in totale anonimato, probabilmente perché aveva avuto in qualche modo sentore dell’emissione di un imminente provvedimento restrittivo a suo carico.

I Carabinieri, dopo circa due giorni di osservazione, intercettavano effettivamente il destinatario del provvedimento, nei pressi del luogo dove avevano ipotizzato che questi potesse trovarsi.
Una volta fermato e avuta certezza della sua identità, lo accompagnavano quindi in caserma per le incombenze del caso, al termine delle quali veniva tradotto presso il Carcere di Verona Montorio, dove dovrà espiare la sua pena.

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