E' ai domiciliari ma fugge dopo solo una settimana, 32enne fermato alla stazione di Porta Nuova
Si tratta di un cittadino di origini marocchine, pregiudicato sotto diversi alias. Il giovane si sarebbe dovuto trovare nell'abitazione di un connazionale in provincia di Rovigo
Dopo essere stato condannato agli arresti domiciliari la scorsa settimana, misura che deve scontare nell'abitazione di un connazionale in provincia di Rovigo, un 32enne di origini marocchine ha cercato di fuggire e far perdere le sue tracce, ma è stato intercettato alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova.
Scappa dai domiciliari, ma viene fermato alla stazione Porta Nuova
Gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno arrestato ieri mattina, lunedì 29 aprile 2024, nella stazione di Verona Porta Nuova, un cittadino straniero di 32 anni per essere evaso dagli arresti domiciliari in cui si trovava da circa una settimana.
Il ragazzo è stato infatti sorpreso dalla presenza degli agenti del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Verona, impegnati nei controlli all’interno della stazione e affiancati dai militari dell’Esercito che dallo scorso novembre stanno attuando il piano “stazioni sicure”.
Il 32enne ha cercato invano di cambiare direzione, tentando di mantenere la calma e nascondendo il proprio nervosismo per evitare il controllo. Il suo anomalo comportamento non è sfuggito agli agenti che lo hanno così fermato ed identificato.
Una settimana fa erano scattati gli arresti domiciliari
Dagli accertamenti alla banca dati è emerso che la persona, originaria del Marocco, oltre ad essere pregiudicata sotto vari alias, sarebbe dovuta trovarsi presso l’abitazione di un connazionale in un comune della bassa provincia di Rovigo condotto agli arresti domiciliari una settimana prima.
Dopo l’accurata verifica per la conferma della propria identità, il 32enne è stato dichiarato in arresto e condotto, dopo qualche ora, davanti al Giudice del Tribunale di Verona il quale, dopo aver convalidato la misura restrittiva, ha disposto la remissione in libertà con la sua traduzione nuovamente nel luogo di esecuzione degli arresti domiciliari da cui era evaso, in attesa del giudizio già fissato.
Si precisa che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.